Una donna inglese ha ricevuto le cellule staminali da un donatore tedesco e benché, teoricamente, dovrebbe esserci l’anonimato del donatore, si sono trovati e lei ha deciso di recarsi in Germania a conoscerlo.

Ashling Connell aveva 25 anni quando gli è stato diagnosticato uno stadio finale di un tumore del sangue. Nel 2012, 95 % delle sue cellule erano cellule tumorali.
Dopo tre anni Ashling è volata in Germania per incontrare il suo donatore. Lei ha detto “l’abbraccio più intense della mia vita”.

Ashling è stata inserita in una prima lista di attesa presso la Nolan Trust in quanto non è stato facile identificare un donatore e ci sono voluti due anni prima di trovarlo. Lei ha poi riferito “il mio dottore mi aveva detto che era facile trovare un donatore! In realtà non esiste un soggetto al mondo che abbia totale compatibilità con il mio sistema immunitario”.

Di fatto, questo non è sempre il caso, vi è1/50.000 di identificarne uno se si appartiene all’etnia caucasica e ancor meno se si appartiene a etnie minori o miste.  E con l’avvento del banking familiare, le possibilità di identificarne uno all’interno della famiglia sono molto alte.

Ashling aggiunge “un giorno uscii dall’ospedale dove ero ricoverata per mangiare con mia madre e ricevetti la telefonata dalla Nolan Trust, avevano identificato il donatore più compatibile con me. Ho deciso che avrei dovuto conoscerlo ma non sapevo come”

Jan Rottschafer, di Flensburg in Germania, 28 anni, indipendentemente, ha fatto richiesta alla Nolan Trust di incontrare Ashling e con Facebook ci sono riusciti. ”Ho dato un volto ad una persona che mi ha salvato la vita. Non ci sono parole per descrivere la mia emozione.”

Fonte: The Indipendent