“Sono Mariana Guezamburu, la mamma di Facundo. Ho Saputo dell’esistenza del banking familiare da una amica che aspettava un bambino 12 anni fa. Lei aveva deciso di conservare le cellule staminali da sangue cordonale. All’epoca avevo capito che erano utili per il trattamento della leucemia e altre patologie ematologiche. Quindi, alla nascita di mio figlio abbiamo deciso di conservarle anche noi, nel caso potessero mai servire a Facu.

Facu è nato nel 2013 con stress fetale neonatale che ha generato una paralisi cerebrale. Due anni dopo la sua nascita, ho partecipato a una conferenza dove si parlava dei progressi con le cellule staminali nella ricerca, e per quali patologie potevano essere utili. Così ho imparato che potevano essere utili anche per la paralisi cerebrale. Quindi ho contattato la banca di crioconservazione per capire come programmare il trattamento. Un trapianto autologo di cellule staminali, una trasfusione del suo stesso sangue cordonale. La mia esperienza con la Duke University è stata eccezionale. Ho ricevuto tutto il supporto sia dalla banca che dall’ospedale in accordo con l’équipe medica che è stata spettacolare. Un supporto incondizionato. Durante la trasfusione di Facu, il personale medico cantava una canzone, 9 medici hanno partecipato alla trasfusione. I primi 20 minuti erano cruciali per capire come Facu avrebbe reagito. La sera stessa siamo tornati in albergo e ci siamo presi cura di Facu. Il giorno dopo siamo tornati in ospedale per un check-up e tutto andava bene. Il trattamento è stato di grande aiuto per il sistema immunitario e abbiamo riscontrato notevoli miglioramenti sull’attenzione e sugli aspetti cognitivi. Dobbiamo ancora lavorare sulla parte motoria ma nulla ci sembra impossibile. Il miglioramento a livello del sistema immunitario è stato impressionante. Se posso dare un suggerimento? Non esitate a bancare le cellule staminali da sangue cordonale! La mia esperienza è stata fantastica, ripeterei tutto di nuovo. Non esitate, potrebbero servire anche per un membro della famiglia. Quando ho deciso di farlo l’ho interpretata come una forma di assicurazione sanitaria. Sono contenta di aver ascoltato il suggerimento della mia amica e di aver preso questa decisione. Alla fine si sono dimostrate utili proprio per mio figlio”.

Fonte: https://parentsguidecordblood.org/en/news/chance-facu