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Meglio di no: cosa non si può mangiare in gravidanza

Cosa non si può mangiare in gravidanza, al di fuori dell’ovvio? Tutti sanno che non andrebbe consumato alcol durante la gestazione e che no, non si deve mangiare per due: il fabbisogno calorico aumenta, ma di sicuro non raddoppia. E per il resto?

Molte regole dell’alimentazione in gravidanza sono scolpite nella pietra, eppure ben poche persone ne comprendono il senso. Ciò può portare la futura mamma ad imporsi restrizioni inutili o, al contrario, a tralasciare precauzioni fondamentali.

Il problema di frutta e verdura crude

L’acido folico è una vitamina particolarmente importante in gravidanza, tant’è che si consiglia di cominciare ad assumerlo addirittura prima di concepire. Là dove non fosse possibile, è comunque bene cominciare non appena si scopre la gravidanza.

Frutta e verdure sono ricchissime di folati, ovvero i composti di cui l’acido folico è la molecola di sintesi. I folati sono presenti soprattutto nella verdura a foglia verde, come la lattuga o gli spinaci. Il problema è che si deteriorano con estrema facilità, soprattutto se esposti ad alte temperature: per assimilarli bisognerebbe mangiare le verdure crude, cosa sconsigliata in gravidanza.

Le donne incinte dovrebbero mangiare le verdure ben cotte e la frutta sbucciata. La frutta e la verdura crude possono infatti ospitare microrganismi pericolosi per la futura mamma e per il suo bambino, come il famoso toxoplasma causa della toxoplasmosi.

La cottura elimina questi microrganismi, ma elimina anche i folati. Ecco perché molti ginecologi consigliano di assumere integratori a base di acido folico, così da sostituire i folati persi. In alternativa si possono anche lavare le verdure con prodotti disinfettanti, ma ne vale la pena solo se sono freschissime: purtroppo i folati hanno vita breve.

Formaggi molli sì o no?

Tra le cose da non mangiare in gravidanza ci sono anche i formaggi molli ed erborinati: brie, taleggio, gorgonzola, feta sono tutti banditi dall’alimentazione di una donna incinta. Sarà proprio così? In realtà è vero solo in parte.

I formaggi a pasta molle ed erborinati potrebbero contenere la Listeria monocytogenes, il batterio causa della listeriosi. Nella mamma causa una sorta di influenza molto forte, mentre nel feto può portare addirittura alla morte in utero o poco dopo il parto.

La buona notizia è che la listeria muore a 65°C: se il formaggio molle raggiunge e supera questa temperatura per almeno qualche minuto, il rischio si riduce drasticamente. Attenzione, però: non conta la temperatura del forno o della padella, ma quella raggiunta dal formaggio al suo centro.

Per andare sul sicuro, bisognerebbe sempre misurare la temperatura con un termometro da cucina. Non basta una passata in padella o nel forno caldo.

Pesce e carne crudo sono da evitare?

Le carni crude sono ad alto rischio di contaminazione: la listeria vista sopra, il toxoplasma, la salmonella, l’escherichia coli sono solo i microrganismi più pericolosi. Ciò significa che in gravidanza non si può mangiare né carpaccio né tartare, ma non solo.

Proprio come nel caso del formaggio, non basta scottare la bistecca sulla piastra per risolvere il problema. La carne dev’essere ben cotta, quindi il centro deve raggiungere una temperatura di almeno 63°C: niente bistecca al sangue in gravidanza. Usa un termometro da cucina per verificare la cottura effettiva della carne.

Anche il pesce crudo è da evitare, seppure per ragioni un po’ diverse. Al contrario di quanto molti credono, la toxoplasmosi non è un problema in questo caso. Il pesce crudo è però a rischio di contaminazioni da listeria, evitabili solo mediante cottura.

Anche se cotto, cerca comunque di mangiare poco tonno e poco pesce spada: tendono ad accumulare sostanze tossiche nel loro organismo, tra cui il mercurio. Tieniti entro le due porzioni a settimana.

Posso mangiare i salumi?

Infine i salumi, il sogno proibito di tutte le donne incinte. I salumi sono un altro alimento ad alto rischio di contaminazione, specie quelli più freschi. Al loro interno possiamo trovare la listeria, il toxoplasma e anche la salmonella. Attenzione, però: il problema riguarda soprattutto i salumi comprati al banco.

Purtroppo i salumi tagliati sul momento sono molto più a rischio di contaminarsi a vicenda, il che è rischioso per una donna incinta. Il rischio è di gran lunga minore se si consumano salumi confezionati, meglio ancora se cotti (come su una pizza, ad esempio) e prodotti da marchi di comprovata serietà.

In ogni caso i salumi confezionati andrebbero consumati subito e con moderazione: sono alimenti ricchi di sale e poco salutari, non solo in gravidanza.

Poche rinunce e tanta varietà

Con le giuste attenzioni, la dieta in gravidanza comporta meno rinunce di quanto si crede. Una donna incinta deve evitare di mangiare molti cibi crudi, a causa delle possibili contaminazioni. Anche zuccheri e grassi andrebbero ridotti ma, se vogliamo essere del tutto sinceri, il consiglio si applica a tutti.

La chiave per una corretta alimentazione è quindi tanta varietà accompagnata dalla voglia di mettersi ai for

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