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Preeclampsia o gestosi in gravidanza: un nemico subdolo
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20 vite salvate lungo la strada

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Fin troppe volte abbiamo parlato di persone intrappolate tra la vita e la morte, il cui destino dipendeva dalla generosità di qualcun altro. Persone che si sarebbero potute salvare facilmente, con una semplice trasfusione di cellule staminali prelevate dal midollo osseo o, meglio ancora, dal cordone ombelicale.

Come sappiamo bene, però, le staminali sono merce rara: le cellule cordonali si possono raccogliere esclusivamente al momento del parto; le staminali del midollo richiedono un grado elevatissimo di compatibilità. Infatti, tante storie finiscono nel peggiore dei modi.

Non quella di Pete McCleave, però.

Pete è un uomo come tante e con una storia tragica come tante: 45 anni, sposato con due figli, una vita felice. Nel 2017 inizia a stare male, fa dei controlli e scopre di avere un tumore del sangue chiamato mieloma multiplo. Nel migliore dei casi, potrebbe vivere ancora una decina di anni; probabilmente, anche meno.

Il punto è che Pete non è il tipo che si arrende facilmente. Essendo un atleta, è abituato alle sfide e questa è solo una delle tante che la vita gli ha posto davanti. Secondo i medici, la sua unica speranza è trovare un donatore compatibile, quindi la soluzione è semplice: rimboccarsi le maniche e iniziare la ricerca.

Se non hai un fratello o un parente stretto che ha conservato il cordone ombelicale, un donatore compatibile è simile al proverbiale “ago nel pagliaio”. Con la differenza che gli aghi non hanno una connessione a internet sottomano.

Con l’aiuto della moglie e degli amici, nel 2018 Pete lancia la campagna online10.000 donors” con l’obiettivo di spingere almeno 10.000 persone ad iscriversi al registro dei donatori.

L’iniziativa ha un successo straordinario e Pete decide di alzare il tiro: 100.000 nuovi iscritti al registro prima che muoia. Raggiunge anche questo obiettivo e, ciliegina sulla torta, raccoglie circa $50.000 per la lotta ai tumori.

Grazie alle nuove iscrizioni, ben 20 persone malate trovano il proprio donatore e ricevono una seconda chance. Chissà quante altre ce ne saranno, nei prossimi anni.

Per ora Pete non è tra queste, ma lui non molla. Non sa se riuscirà a trovare un donatore per sé prima che sia troppo tardi. Quello che sa è continuerà a cercare quel dannato ago finché avrà fiato in corpo e, nel farlo, continuerà a tendere una mano ai tanti che stanno vivendo la sua stessa ordalia.

Fonte: 10000donors.com

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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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