In generale, trovare un donatore di midollo osseo compatibile è difficile: per evitare rigetti, donatore e paziente devono avere gli stessi antigeni di istocompatibilità, ovvero il sistema che distingue le cellule amiche da quelle estranee.
Cosa fare quando non c’è nemmeno un donatore di midollo osseo, però? La storia di Chirag inizia precisamente da qui.
In Italia, una persona malata ha il 70% di probabilità di trovare un donatore di midollo osseo compatibile. Non un granché; il più delle volte, basterebbe conservare il sangue cordonale per avere una riserva di staminali pronte all’uso e molto più sicure. In India la situazione è ancora peggiore: la percentuale oscilla tra il 5% e il 10%. E, neanche a dirlo, il nostro Chirag è proprio indiano.
Nel 2013, Chirag ha 7 anni ed è diverso dai suoi coetanei: è sempre stanco, ha poca voglia di fare, si irrita per qualsiasi cosa. Il bambino soffre di anemia mediterranea, infatti, e si sottopone a due trasfusioni a settimana solo per sopravvivere.
Per il momento le trasfusioni bastano, ma in futuro… I medici conosco fin troppo bene gli effetti delle trasfusioni continue sull’organismo, oltre che sulla psiche. Di questo passo, la vita di Chirag sarà breve e segnata da una continua stanchezza. Un giorno, però, arriva una notizia: potrebbe esserci un donatore.
In Germania.
Ed è russo.
Quante probabilità ci sono che un bambino indiano e un adolescente russo abbiano gli stessi antigeni di istocompatibilità? Pressapoco le stesse di essere colpiti da un fulmine o di essere morso da uno squalo o di vincere alla lotteria. Quasi nulle, eppure…
Eppure il padre di Chirag riceve la notizia di questo miracolo della scienza e fa l’unica cosa sensata, dal suo punto di vista: rifiuta. Un trapianto di midollo osseo è pericoloso, anche quando c’è compatibilità. Lo è ancora di più, quando il “pacchetto” di staminali deve attraversare due continenti per raggiungere il paziente.
Il pover’uomo non se la sente di rischiare la vita di un figlio che, bene o male, può sopravvivere grazie alle trasfusioni ancora per qualche anno. Vuole pensarci ancora un po’ ed è così che passano tre anni.
Nel 2016, la tecnologia dei trapianti di midollo ha fatto passi da gigante anche se, potendo scegliere, è sempre meglio scegliere le staminali del cordone. Solo a questo punto, il padre di Chirag si sente abbastanza tranquillo da accettare l’opzione del trapianto; sempre che il donatore sia ancora disponibile.
Roman Simnizki ha 21 anni ed è un kickboxer, oltre che un iscritto al registro dei donatori di midollo. Nonostante l’aria truce, è un bravo ragazzo: capisce subito che non può lasciare il paziente sconosciuto al suo destino. Così si sottopone al prelievo di midollo e spedisce questo prezioso frammento di sé dall’altra parte del mondo, prima di tornare alla sua vita.
Siamo nel 2024. Chirag ha 17 anni e sta bene: non è più stanco, ha voglia di fare, riesce a studiare a concentrarsi. Ha deciso di partecipare a un evento organizzato dal DKMS e dedicato alla donazione di midollo osseo, proprio per parlare della sua storia straordinaria. Sta aspettando una persona.
Dalla porta entra un ventinovenne muscoloso e alto, con i lineamenti scolpiti nel ghiaccio della Siberia. Cerca qualcuno con lo sguardo, finché gli occhi non si posano su Chirag e sorride. Eccolo lì, il suo miracolo personale.
Fonte: timesofindia.indiatimes.com
"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
Leggi i commenti lasciati dai nostri clienti.