Le molecole infiammatorie attivano le cellule staminali muscolari e aiutano a riparare i danni. Il meccanismo si attiva dopo un rigoroso esercizio fisico, ma l’eccessivo consumo di farmaci antinfiammatori lo può compromettere. Lo affermano i ricercatori della Stanford University School of Medicine.
Il lipide metabolita prostaglandina E2 è collegato alla proliferazione delle cellule staminali muscolari. Dopo un danno muscolare, la molecola accelera la capacità dei muscoli di ripararsi e di diventare più forti. Alcuni antinfiammatori molto diffusi, come l’aspirina o l’ibuprofene, se presi troppo spesso bloccano la produzione della molecola. In questo modo inibiscono la capacità dei muscoli di ripararsi e li rendono anche meno forti.
Per determinare il meccanismo d’azione di E2, i ricercatori hanno monitorato i movimenti delle cellule staminali di alcune cavie. Hanno osservato quanto spesso si attivavano e come rispondevano ai danni muscolari. Le hanno quindi esposte a E2. La molecola ha innescato la proliferazione di cellule staminali muscolari, accelerando fino a 6 volte la guarigione dei tessuti danneggiati.
In teoria si potrebbero spingere i muscoli a ripararsi da soli. Basterebbe potenziare questo processo nelle cellule staminali già presenti nel corpo e di solito silenti. Lo studio apre le porte a nuovi trattamenti di medicina rigenerativa. Potrebbe aiutare sia a combattere i traumi muscolari sia a rallentare l’invecchiamento.
Fonte: medicalxpress.com
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