La leucemia acuta negli infanti ha ancora una prognosi infausta e il trapianto allogenico di staminali è indicato solo per alcuni pazienti.

Il sangue del cordone è un’interessante fonte cellulare poiché presenta un basso rischio di indurre malattia del trapianto contro l’ospite in forma cronica ed esercita un forte effetto “trapianto contro leucemia” (GVL).In un recente studio clinico retrospettivo sono stati valutati gli esiti del trapianto allogenico di sangue cordonale in 252 bambini affetti da leucemia linfocitica acuta e leucemia mieloide acuta diagnosticate prima del compimento di 1 anno. L’età media al trapianto era di 1.1 anni e tutti i pazienti sono stati sottoposti a condizionamento mieloablativo prima del trapianto. La maggior parte dei pazienti aveva raggiunto la prima remissione completa della malattia al momento del trapianto (CR1= 55%). L’incidenza cumulativa di mortalità associata al trapianto dopo 1 anno è risultata del 23±3% mentre il tasso di ricaduta a 4 anni era del 27±3%. In particolare il tasso di sopravvivenza in assenza di leucemia a 4 anni osservato era del 50±3% (40% per i pazienti affetti da leucemia linfocitica acuta e 66% leucemia mieloide acuta).

In conclusione, il trapianto di sangue cordonale è un’opzione adatta per i pazienti con diagnosi di leucemia acuta infantile che raggiungono la remissione completa. 

Fonte: Biol Blood Marrow Transplant.