Una fascia viva ottenuta da cellule staminali, pensata per trattare i danni al menisco: è una procedura sviluppata dagli scienziati delle Università di Liverpool e di Bristol. La tecnica potrebbe rivoluzionare il trattamento delle ferite al ginocchio ed è stata per la prima volta testata sull’essere umano.

Tra Stati Uniti e Europa oltre 1 milione di persone all’anno incorrono in danni al menisco, soprattutto in seguito ad incidenti sportivi. Il 90% di questi danni si colloca nella sona bianca del menisco, priva di sangue e quindi più difficile da riparare. Danni del genere hanno distrutto la carriera di molti sportivi, che a volte sono stati costretti a rimuovere intere parti del ginocchio.

I ricercatori hanno provato un prototipo su 5 pazienti, tra i 18 e i 45 anni. La banda biologica è disegnata per aiutare il menisco ad auto ripararsi, stimolando le cellule a rigenerarsi e richiudere la ferita. La prima parte ha previsto il prelievo delle cellule staminali dal midollo osseo dai pazienti stessi. Dopodiché i ricercatori hanno coltivato le cellule per due settimane, prima di impiantarle in una membrana che le aiutasse ad arrivare nella zona della ferita. La banda di cellule così ottenuta è stata impiantata chirurgicamente nelle ginocchia lese. Per mantenerla al suo posto, i medici hanno usato della cartilagine.

A 12 mesi dall’intervento, tutti i pazienti avevano il menisco intatto. Dopo 24 mesi, 3 su 5 avevano recuperato le loro normali funzionalità. Sono risultati incoraggianti, che mostrano una potenziale alternativa alla rimozione chirurgica del menisco. Il prossimo passo sarà sviluppare un metodo che consenta di usare le cellule staminali di donatori, così da ridurre le tempistiche di intervento.

Fonte: bristol.ac.uk