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Bimbo indiano sconfigge la talassemia grazie a “Save the Sibling

Bimbo indiano sconfigge la talassemia grazie a “Save the Sibling

02.12.2025

2 min di lettura

Eroe per natura

Il piccolo Akshoy è guarito dalla beta talassemia maggiore grazie all’iniziativa “Save the Sibling”

L’iniziativa aiuta i genitori di bimbi malati a concepire un “savior sibling”, ovvero un fratellino che sia sano e geneticamente compatibile per il trapianto di cellule staminali.

Alcuni individui nascono per diventare eroi: la natura dà loro intelligenza, coraggio, prestanza fisica o tutte queste tre cose insieme; in cambio, loro mettono ciò che hanno al servizio della società.

Il fratellino di Akshoy è uno di questi individui: una persona nata per salvare delle vite. Questa volta non è tutto merito di Madre Natura, però.

Diverse malattie pediatriche si possono curare esclusivamente con un trapianto di cellule staminali, meglio se cordonali. E se mancano le cellule staminali? In questo caso, rimangono due possibilità: si spera in un donatore compatibile estraneo che potrebbe non arrivare mai; si concepisce un “savior sibling”, ovvero un fratellino che faccia da donatore per il bimbo malato.

In condizioni normali, la seconda opzione ha qualche ovvia limitazione: non è detto che il nuovo fratellino sia un buon donatore. Sempre che non ci metta lo zampino la scienza, proprio come nel caso di Akshoy.

Akshoy è nato con la beta talassemia maggiore, una grave patologia ereditaria. Chi ne soffre produce pochissimi globuli rossi, quindi ha bisogno di frequenti trasfusioni di sangue per sopravvivere. Trasfusioni che sul lungo periodo, però, sovraccaricano l’organismo di ferro e provocano gravi scompensi cardiaci.

L’unica cura per la beta talassemia maggiore è il trapianto di cellule staminali. Peccato che, quando inizia la nostra storia, Akshoy non abbia né fratelli né donatori compatibili. È qui che entra in gioco l’iniziativa “Save the Sibling”.

L’obiettivo dell’iniziativa è usare la IVF per concepire un piccolo eroe ad hoc, ovvero un bimbo che sia sano e al contempo compatibile con il fratello malato. A questo scopo, i medici sfruttano sia la diagnosi genetica preimpianto (per selezionare solo gli embrioni sani) sia il matching genetico preimpianto (per trovare gli embrioni che diventeranno dei buoni donatori).

Grazie alla combinazione di queste tecniche, Akshoy ha ricevuto due regali per il suo settimo compleanno: una cura per la talassemia e un fratellino minore con cui condividere la sua nuova vita fatta di giochi, corse senza il fiatone e avventure.

Cosa si potrebbe desiderare di più da un eroe?

Fonte: parentsguidecordblood.org

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