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Altri casi di successo

Altri casi di successo

Il trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale è una procedura eseguita in tutto il mondo. Le staminali del cordone si sono dimostrate efficaci sia in caso di trapianto autologo sia in caso di trapianto allogenico intrafamigliare, ovvero sono state utili sia quando infuse nel bambino da cui sono state prelevate sia quando sono state trapiantate in un suo famigliare.

Non solo bambini in tenera età, ma anche ragazzi e persone adulte hanno potuto beneficiare dell’infusione di staminali cordonali per il trattamento di diverse malattie.

A conferma di questo seguono alcuni casi di successo riportati dalla stampa internazionale.

È importante precisare che tali casi, basandosi sugli esiti ottenuti dal trapianto di staminali in un singolo paziente, sono da considerarsi come aneddotici piuttosto che clinicamente rilevanti. Ad ogni modo, le storie riportate indicano in maniera chiara l’importanza, per una famiglia, di avere prontamente a disposizione un campione di sangue cordonale per poterlo trapiantare, in caso di necessità, non solo nel bambino da cui è stato raccolto ma anche in un suo famigliare, ad esempio un fratello.

  • stem-cell-therapy

    200 casi di pazienti COVID-19 trattati con cellule staminali con successo

    La Cina ha riportato nuovi progressi nella ricerca di farmaci e terapie contro la malattia da nuovo coronavirus (COVID-19), condividendo con il mondo la sua esperienza clinica e i risultati ottenuti e promuovendo la cooperazione internazionale nello studio della malattia.

    In una conferenza stampa tenuta oggi, Sun Yanrong, vicedirettore del China National Center for Biotechnology Development del ministero della Scienza e della Tecnologia, ha detto che uno dei fronti principali su cui sono avvenuti nuovi progressi è il trattamento con cellule staminali, utilizzato in più di 200 casi a Wuhan, la città più colpita dall’epidemia in Cina.

    Secondo Sun, le sperimentazioni cliniche hanno dimostrato che la terapia è sicura e può aumentare il tasso di guarigione dei pazienti gravi inibendo le infiammazioni polmonari e migliorando le funzioni respiratorie nel periodo di riabilitazione.

    La Cina ha anche fatto progressi nella terapia del plasma. Finora, più di 700 pazienti hanno ricevuto il trattamento con buoni risultati.

    Secondo Sun, la durata media della permanenza in terapia intensiva dei pazienti sottoposti a questa terapia è stata significativamente più breve di quella del gruppo di controllo.

    A seguito dell’epidemia di COVID-19, la Cina ha lanciato 27 progetti per la ricerca di farmaci, terapie e tecnologie correlate. Più di 3.200 ricercatori provenienti da 152 ospedali, università e istituzioni di tutta la Cina, compresi quelli in prima linea nella lotta contro COVID-19 a Wuhan, hanno partecipato alle ricerche. (ANSA-XINHUA).

    Fonte: ANSA

  • ricky-martinez

    Bambino affetto da anemia falciforme migliora dopo trapianto autologo di staminali del cordone

    Ricky Martinez, dieci anni, affetto da anemia falciforme, è migliorato e ha potuto lasciare l’ospedale a seguito di una infusione di cellule staminali del cordone ombelicale. La sua patologia lo costringeva a frequenti trasfusioni di sangue che dopo l’intervento, effettuato nel maggio 2012 al Children’s Hospital Orange County in California, sono diventate sempre meno frequenti. I medici che lo hanno in cura hanno riferito che il conto dei globuli bianchi del bambino si è stabilizzato e che se i miglioramenti continueranno Ricky potrà presto sospendere del tutto le trasfusioni.

    Fonte: North Country Times, 5 maggio 2012

  • adriana-zapata

    Sindrome di Hurler: bambina supera le aspettative dei medici dopo infusione di cellule staminali

    La sindrome di Hurler è una patologia che causa una mancata produzione di un enzima indispensabile per il metabolismo, con conseguenze molto gravi per l’organismo. Adriana Zapata è una bambina alla quale è stata diagnosticata la sindrome di Hurler: Secondo i medici difficilmente la bambina sarebbe riuscita a superare il quinto anno di vita. Quattro anni fa Adriana si è sottoposta a trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale. Oggi la bambina ha da poco iniziato il suo primo anno di scuola, superando le aspettative dei medici.

    Fonte: Fox News

  • madeline-conner

    Buoni risultati nel trattamento della sordità con cellule staminali del cordone ombelicale

    I genitori di una bambina di due anni affetta da perdita dell’udito neuro sensoriale, Madeline Conner, hanno riferito di avere notato grossi miglioramenti nelle facoltà uditive della bambina a seguito di un trapianto autologo di cellule staminali del cordone ombelicale. I medici, sebbene tengano a precisare che si tratta di un intervento sperimentale, confermano che le staminali potrebbero riuscire a riparare il sistema uditivo compromesso della bambina.

    Fonte: Wink News

  • anemia-aplastica

    Anemia aplastica: bambino di sette anni recupera grazie alle staminali cordonali del fratello

    Palwawat Pokrang, un bambino di sette anni di Singapore, si è sottoposto a trapianto allogenico intra familiare di cellule staminali cordonali dopo che i medici gli avevano diagnosticato una grave forma di anemia aplastica. Oggi Palwawat è un bambino sano. Secondo i medici che lo avevano in cura il bambino non sarebbe sopravvissuto senza il trapianto di cellule staminali.

    Fonte: The Nation

  • paralisi-cerebrale

    Paralisi cerebrale: bambina migliora dopo trapianto autologo di staminali da cordone ombelicale

    Chloe Levine, all’età di un anno, aveva problemi linguistici e la parte destra del suo corpo era quasi del tutto paralizzata a causa di una paralisi cerebrale. Un anno dopo l’infusione di cellule staminali, prelevate dal suo cordone ombelicale al momento della nascita e conservate, Chloe è in grado di utilizzare la sua mano destra e di pronunciare correttamente le sue prime parole.

    Fonte: The Denver Post

  • titus-chang

    Il trapianto allogenico intra familiare da buoni risultati contro l’anemia aplastica

    Per Titus Chang, un bambino che oggi ha dieci anni, la diagnosi di anemia aplastica è arrivata all’età di diciotto mesi, dopo il ricovero presso l’UDC Davis Medical Center, in California. L’anemia aplastica è una patologia che causa una insufficiente produzione di cellule del sangue da parte del midollo osseo, con gravi conseguenze. Titus era infatti costretto a continue e prolungate trasfusioni di sangue. Dopo il trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale prelevate dal cordone ombelicale del suo fratellino, Titus ha potuto riprendere una vita normale e oggi è un bambino sano.

    Fonte: UDC Davis Medical Center

  • manya

    Trapianto di staminali del cordone ombelicale e sindrome di Hurler

    Manya è una ragazza Indiana di 16 anni affetta dalla sindrome di Hurler, una patologia causata da un deficit enzimatico che determina deformità ossee, spessore anomalo della pelle, cecità e ritardo nello sviluppo. Questa malattia può essere trattata con trapianto di midollo osseo, ma i genitori della ragazza non potevano essere considerati come possibili donatori in quanto entrambi possedevano il gene alterato responsabile della malattia. Per questa ragione, Manya è stata sottoposta a doppio trapianto di sangue da cordone ombelicale ottenuto da donatori non famigliari. A seguito del trapianto, il quadro clinico della ragazza è migliorato e, dopo 35 giorni dall’infusione, è stata dimessa dall’ospedale.

    Fonte: Hindustan Times

  • dallas-hextell

    Migliorare dalla paralisi cerebrale con le staminali del cordone, la storia di Dallas

    Dallas Hextell è un bambino americano affetto da paralisi cerebrale che, grazie al trapianto autologo di staminali cordonali ha esibito importanti miglioramenti clinici. Alla nascita del bambino, i genitori di Dallas decisero, in manera preventiva, di conservare presso una banca del cordone ombelicale le sue staminali cordonali. Sfortunatamente, all’eta di soli 9 mesi, a Dallas venne diagnostica la paralisi cerebrale. Nel 2007, presso la Duke University (California), Dallas venne sottoposto a trapianto delle sue stesse cellule staminali. Ad una settimana dall’infusione il bambino era più cosciente, dopo alcune settimane era scomparso lo spacsmo oculare e dopo alcuni mesi era in grado di stare in piedi. A due anni dall’intervento Dallas era in grado di sorridere, camminare e parlare. Come detto dai ricercatori che hanno eseguito l’intervento, i risultati sono sperimentali, e per tanto precoci entusiasmi devono essere mitigati.

    Fonte: Los Angels Times

  • andres

    Guarire dalla beta talassemia grazie al sangue del cordone ombelicale si può

    Andres è un bambino spagnolo che, nel 2009, è guarito dalla beta talassemia (nota anche come anemia mediterranea) grazie al trapianto di sangue cordonale. All’epoca Andres aveva 7 anni e per poter sopravvivere doveva sottoporsi a trasfusioni di sangue. Grazie a selezione pre-impianto , la mamma di Andres ha dato alla luce Javier che non esibiva, per come era stato concepito, alcune segno della malattia. Alla nascita di Javier il suo sangue cordonale è stato prontamente raccolto e conservato. Qualche mese dopo il prezioso campione è stato infuso con successo nel fratello maggiore, rendendo il bambino libero da trasfusioni.

    Fonte: Corriere della sera

  • charlie

    Charlie, salvato dall’anemia grazie alle staminali cordonali del fratellino

    Un bambino inglese, affetto da una forma di anemia, è stato sottoposto con successo ad infusione di cellule staminali da cordone ombelicale donate dal fratellino. Charlie Whitaker, fino a 4 anni di età, soffriva di anemia di Blackfan-Diamond, che, determinando una insufficiente produzione di globuli rossi, costringeva il bambino a sottoporsi ogni due settimane a trasfusioni di sangue. Nel 2003, la mamma di Charlie partorì Jamie, concepito mediante fecondazione assistita e selezione embrionale. Le cellule staminali del cordone ombelicale del neonato, oltre ad essere compatibili con il fratello maggiore, non esibivano alcun segno della malattia. Grazie all’infusione di queste cellule, Charlie oggi è un bambino sano, in grado di vivere una vita normale libera da trasfusioni.

    Fonte: ADUC

  • japanese-kid

    Grazie alle staminali della sorellina, una speranza per sconfiggere la leucemia

    Un bambino giapponese di 8 anni, affetto da leucemia, è stato sottoposto a trapianto di cellule staminali cordonali donategli dalla sorellina di 22 mesi. Sebbene possano essere utilizzate anche staminali da midollo osseo, le cordonali sono meno prone a sviluppare reazioni immunitarie nell’ospite. Il bambino, aveva sviluppato una forma acuta di leucemia all’età di 5 anni manifestando sintomi quali respiro corto, viso pallido, epistassi e dolori articolari. Dopo un primo trattamento con chemioterapia, la malattia sembrava sotto controllo, ma sfortunatamente, quest’anno il bambino ha avuto una ricaduta. Nel 2009, nel frattempo era nata la sua sorellina e i genitori avevano deciso di conservare privatamente le sue cellule staminali cordonali. Poichè la situazione clinica del bambino stava rapidamente peggiorando, i medici hanno optato per il trapianto delle staminali cordonali della sorellina che non esibivano alcun segno della malattia.

    Fonte: Shanghai daily

  • mohamed

    Bambino salvato grazie alle staminali del cordone ombelicale del fratellino

    Grazie al trapianto delle cellule staminali ottenute dal cordone ombelicale dal fratellino, un bambino tunisino potrà vivere. È quanto accaduto a Mohamed, prossimo a compiere sette anni, affetto sin dalla nascita da una rara malattia genetica che, privandolo delle normali difese immunitarie, lo ha reso estremamente sensibile verso qualsiasi tipo di infezione. A causa della malattia, Mohamed, non ha potuto frequentare l’asilo, giocare con i bambini, prendere un autobus; tutto questo perché ogni contatto al di fuori dell’ambito ospedaliero poteva essere l’elemento scatenante di una reazione immunitaria. L’unica cura possibile in questo tipo di malattia è il trapianto di midollo osseo ma, sfortunatamente, non è mai stato trovato un donatore compatibile con Mohamed, né in ambito familiare né all’interno dei registri pubblici. Il 24 gennaio però si è avuta una svolta positiva. Quel giorno, infatti, la mamma di Mohamed ha dato alla luce Adams e le sue cellule staminali del cordone ombelicale sono state prontamente raccolte e successivamente trapiantate, dopo averne accertata la compatibilità, nel fratello maggiore. Il trapianto, che è stato eseguito presso l’ospedale di Pavia, è perfettamente riuscito e per un anno Mohamed sarà sottoposto a periodici controlli medici.

    Fonte: ADUC

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