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Cellule staminali in cellule ematiche: merito di un gruppo di proteine

Cellule staminali in cellule ematiche: merito di un gruppo di proteine

12.09.2016

2 min di lettura

Uno studio mostra come un complesso di proteine stimola la trasformazione delle cellule staminali in cellule ematiche sane. La scoperta è di un gruppo di ricercatori provenienti dal NYU Langone Medical Center. Se confermata, potrebbe aiutare a sviluppare nuovi trattamenti contro la leucemia. [...]

Uno studio mostra come un complesso di proteine stimola la trasformazione delle cellule staminali in cellule ematiche sane. La scoperta è di un gruppo di ricercatori provenienti dal NYU Langone Medical Center. Se confermata, potrebbe aiutare a sviluppare nuovi trattamenti contro la leucemia. Per il momento i test sono stati però condotti solo su modelli animali e su colture di cellule umane.

Il complesso di proteine MED12 ha una parte determinante nello sviluppo delle cellule staminali ematopoietiche del midollo. Le cavie private delle proteine MED12 sono infatti morte nel giro di pochi giorni, a causa dell’insufficienza di cellule ematiche nei tessuti. Le analisi hanno mostrato che il midollo osseo delle cavie aveva un decimo delle cellule staminali ematopoietiche rispetto al normale. L’eliminazione di altre proteine, invece, ha avuto conseguenze molto meno drammatiche e non ha ucciso le cavie. Lo stesso è capitato usando cellule staminali umane in vitro: la privazione delle proteine MED12 ha decimato le colture di cellule ematopoietiche.

I test suggeriscono che anomalie nel complesso di proteine MED12 potrebbero essere collegate all’insorgere di leucemie, tumori alla prostata e all’utero. Secondo lo studio, l’iperattività del complesso di proteine spiegherebbe molti dei fattori alla base di questi tumori. Ciò significa che controllando le proteine MED12 dovrebbe essere possibile anche fermare il tumore. Ecco perché la scoperta potrebbe ispirare diversi nuovi trattamenti contro la leucemia.

Il prossimo passo del gruppo di ricerca è lo screening di campioni di sangue di pazienti affetti da leucemia. L’obiettivo è trovare segni di anomalie del complesso di proteine MED12, così da provare il collegamento tra iperattività delle proteine e sviluppo incontrollato delle cellule staminali ematopoietiche. Se l’ipotesi fosse confermata, si potrebbero sviluppare dei farmaci che inibiscano le MED12 e aiutino a tenere sotto controllo il tumore.

Fonte: news-medical.net

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