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Cellule staminali riparano i danni del Parkinson sulle scimmie

Cellule staminali riparano i danni del Parkinson sulle scimmie

10.09.2017

1 min di lettura

Tra qualche anno potrebbe essere possibile riparare i danni provocati dal Parkinson usando le cellule staminali. Lo annuncia uno studio guidato dal professor Jun Takahashi, dell’Università di Kyoto. I ricercatori hanno testato il nuovo trattamento su un gruppo di scimmie, che hanno r[...]

Tra qualche anno potrebbe essere possibile riparare i danni provocati dal Parkinson usando le cellule staminali. Lo annuncia uno studio guidato dal professor Jun Takahashi, dell’Università di Kyoto. I ricercatori hanno testato il nuovo trattamento su un gruppo di scimmie, che hanno recuperato parte delle funzioni dei nervi danneggiati. Il prossimo passo sarà la sperimentazione sull’essere umano.

Il Parkinson provoca la morte progressiva dei neuroni produttori di dopamina, un importante neurotrasmettitore. I neuroni che controllano i movimenti, privi della sostanza, non sono più in grado di inviare messaggi ai muscoli. Il cervello perde quindi poco a poco la capacità dare ordini al resto del corpo.

I ricercatori hanno impiantato nel cervello delle cavie neuroni produttori di dopamina, ottenuti da cellule staminali pluripotenti indotte umane. Dopo il trapianto, hanno seguito le cavie per due anni, registrando l’andamento della malattia. Hanno così osservato un significativo miglioramento delle funzioni motorie in precedenza danneggiate dal Parkinson.

Il successo sui primati apre le porte alla sperimentazione umana. Prima di partire con i trial clinici era infatti necessario verificare la sicurezza e l’efficacia dei neuroni ricavati da cellule staminali. Si stima che la sperimentazione partirà entro la fine del 2018.

Fonte: ansa.it

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