Un gruppo di ricerca del Karolinska Institute, guidato dal Dr. Paolo Macchiarini, avrebbe ricreato in laboratorio un diaframma in grado di contrarsi in risposta ai segnali inviatigli. Per ora lo studio è stato applicato solo sul modello animale, ma i primi ri[...]
Un gruppo di ricerca del Karolinska Institute, guidato dal Dr. Paolo Macchiarini, avrebbe ricreato in laboratorio un diaframma in grado di contrarsi in risposta ai segnali inviatigli. Per ora lo studio è stato applicato solo sul modello animale, ma i primi risultati sono incoraggianti.
Macchiarini era già riuscito a creare trachea in laboratorio a partire dalle cellule staminali della paziente nel 2008. Questa era stata poi stata trapiantata al posto di quella malata. Il diaframma è però un organo di gran lunga più complesso, dal momento che ha un ruolo attivo nella respirazione, aiutando i polmoni a contrarsi.
La tecnica di base usata per il diaframma è la stessa di quella per la trachea: sono state prelevate delle cellule staminali dal midollo osseo, spinte a convertirsi nelle cellule desiderate e impiantate in una matrice polimerica di proteine, collocata all’interno dell’organismo. Il diaframma originale è stato prelevato solo in parte, così da poter comparare le funzioni di questo e di quello creato in laboratorio.
Le analisi avrebbero mostrato una sostanziale parità di prestazioni.
Nonostante una prima risposta positiva, per il momento lo studio ha ancora diversi punti oscuri. Non è ancora del tutto chiaro che cosa abbia funzionato, ad esempio: quali fattori hanno effettivamente spinto le cellule staminali a svilupparsi in muscoli in grado di contrarsi? Quello che i ricercatori hanno visto è solo un gran numero di proteine e di componenti appartenenti al sistema nervoso, che probabilmente hanno permesso al muscolo di contrarsi.
Il gruppo di ricerca sta elaborando un modo per raffinare la selezione delle cellule staminali, il che potrebbe gettare un po’ di luce su alcune questioni. Se i punti oscuri dovessero essere chiariti, questa tecnica aprirebbe alla strada alla creazione in laboratorio di un gran numero di organi, permettendo di trattare malformazioni genetiche ad oggi incurabili.
Fonte: time.com