Insieme al mal di testa, i giramenti di testa sono tra i sintomi di gravidanza più comuni, specie nelle prime settimane. Niente di cui preoccuparsi, quindi?
In gran parte dei casi, i giramenti di testa sono fastidiosi ma benigni. Le cause sono del tutto fisiologiche, legate ai tanti cambiamenti che il corpo femminile attraversa. Qualche volta, però, quel piccolo giramento di testa può essere sintomo di qualcosa di molto più serio.
In questo articolo vedremo le cause principali dei capogiri in gravidanza, da quelle innocenti a quelle che richiedono un immediato consulto medico. Soprattutto, vedremo come distinguere le due situazioni.
Cause principali dei capogiri durante la gravidanza
Si calcola che oltre il 50% delle donne incinte lamenti capogiri durante la gravidanza, oltre alla classica nausea mattutina e alle gambe pesanti. Per quanto possa sembrare strano, spesso questi tre fastidi hanno le stesse cause: ormoni e pressione sanguigna.
Cambiamenti ormonali e vascolari
In un buon numero di casi, i capogiri sono causati dalle fluttuazioni ormonali, che causano a propria volta cambiamenti vascolari.
Come visto in altri articoli, le prime settimane di gravidanza si caratterizzano per un improvviso aumento di progesterone ed estrogeni. Questi due ormoni servono a dilatare i vasi sanguigni, così da aumentare l’afflusso di sangue in zone critiche come l’addome e il seno. Lo scopo è sostenere lo sviluppo dell’embrione prima e del feto poi, ma la cosa ha diversi effetti collaterali per la madre.
Il rilassamento vascolare provoca un abbassamento temporaneo della pressione. Il sangue circola più lentamente in tutto il corpo e fa particolarmente fatica a risalire dalle estremità. Questo provoca non solo fastidiosi accumuli di liquidi nelle gambe, ma anche un ridotto flusso di sangue al cervello.
Nelle prime settimane di gravidanza, molti capogiri sono provocati proprio da questa concatenazione di eventi:
- aumento del progesterone;
- dilatazione dei vasi sanguigni;
- calo della pressione;
- meno sangue al cervello;
- stordimento e giramenti di testa.
È del tutto fisiologico e innocuo, per quanto fastidioso.
Disidratazione
Un’altra causa frequente di capogiri (in gravidanza e non) è la disidratazione. Meno liquidi nell’organismo significa anche sangue più denso, il che abbassa la pressione con le conseguenze viste sopra.
Tante persone bevono poco, non c’è dubbio, ma in gravidanza intervengono altri fattori a peggiorare il problema. Non solo si va in bagno più spesso, ma si perdono tanti liquidi a causa del vomito e la nausea spinge a bere e mangiare meno. Ecco perché in gravidanza si è più suscettibili alla disidratazione e, di conseguenza, ai capogiri.
Anemia da carenza di ferro
Più progredisce la gestazione, più aumenta il rischio di sviluppare un’anemia più o meno marcata. In tutto il mondo, si calcola che circa il 20% delle donne incinte soffra di anemia, specie nel terzo trimestre. Questo può provocare giramenti di testa anche molto frequenti e fastidiosi.
Il ferro è essenziale per produrre i globuli rossi, che trasportano l’ossigeno al cervello e al resto dell’organismo. In gravidanza, però, il volume sanguigno aumenta più velocemente di quanto non aumenti la produzione di globuli rossi. Il risultato è un fastidioso effetto di diluizione del sangue, che raggiunge il suo picco intorno alla 24a settimana.
Essendoci meno globuli rossi in rapporto al sangue in circolo, può capitare che arrivi un po’ meno ossigeno al cervello causando giramenti di testi. Pare che sotto gli 11 g/dL di emoglobina, i capogiri aumentino del 38%.
Ipoglicemia
In gravidanza, il fabbisogno metabolico aumenta; non bisogna mangiare per due come si credeva un tempo, ma nel terzo trimestre bisogna comunque assumere circa 500 kcal in più al giorno. Non tutte le persone lo fanno, specie nelle prime settimane di gestazione.
La nausea e la paura di ingrassare possono spingere a saltare i pasti, cosa da evitare a tutti i costi. Il digiuno prolungato può infatti provocare un abbassamento eccessivo della glicemia, con conseguenti capogiri. Piuttosto, molto meglio mangiare poco e spesso.
Compressione della vena cava
Man mano che l’utero si ingrossa e diventa più pesante, può capitare che comprima proprio la vena cava, riducendo il flusso di sangue che va dagli arti inferiori al cuore. Capita soprattutto quando ci si sdraia sulla schiena, posizione in cui il peso dell’utero ricade tutto sulla vena.
La compressione della vena cava si verifica tipicamente dopo la 20a settimana, quindi tra il secondo e il terzo trimestre. Oltre che giramenti di testa, può provocare sudorazione, nausea e tachicardia. Per far passare tutto, basta girarsi sul fianco sinistro e togliere il peso del pancione da sopra la vena.
Cambiamenti vestibolari e dell’orecchio interno
L’alterazione del sistema vestibolare periferico e degli organi dell’orecchio interno è uno strano effetto collaterale dei cambiamenti ormonali. La ritenzione idrica causata dal progesterone, infatti, può alterare anche l’omeostasi dei fluidi dell’orecchio interno e provocare capogiri, oltre che problemi di equilibrio.
Quando sono più frequenti i capogiri?
Le cause e la gravità dei capogiri variano a seconda del trimestre.
- Primo trimestre. Nelle prime settimane di gravidanza, circa il 25% delle donne lamenta giramenti di testa. Le cause più frequenti sono la pressione bassa e l’ipoglicemia.
- Secondo trimestre. La situazione si normalizza e i giramenti di testa diventano meno comuni: ne soffre appena il 12% delle donne. La causa più comune è l’anemia.
- Terzo trimestre. I capogiri tornano in grande stile, interessando pressappoco il 20% delle future mamme. Le cause più comune sono anemia e compressione della vena cava.
Come intervenire contro i capogiri
Se si avverte un improvviso giramento di testa, bisogna prevenire cadute e migliorare il flusso di sangue al cervello. Ciò significa:
- sedersi subito o sdraiarsi sul fianco sinistro, per migliorare il ritorno venoso e il flusso di sangue alla placenta;
- tenere le gambe un poco sollevate, per facilitare il flusso di sangue al cervello;
- respirare profondamente per stabilizzare la pressione sanguigna;
- mangiare qualcosa di dolce, per alzare la glicemia;
- bere (rigorosamente acqua!).
Se il giramento di testa è fisiologico, dovrebbe passare nel giro di qualche minuto. Se invece persiste e si accompagna ad altri sintomi, meglio chiamare un medico.
Quando chiamare il medico
Come detto, i giramenti di testa sono comuni in gravidanza e quasi sempre innocui. Ci sono poche eccezioni, su cui però vale la pena spostare l’attenzione.
Bisogna chiamare un medico quando il capogiro si accompagna a:
- svenimento;
- dolore al petto, con palpitazioni e difficoltà a respirare;
- disturbi della vista;
- dolori all’altezza dell’utero;
- perdite di sangue dalla vagina;
- pressione alta;
- gonfiore a mani, viso, gambe.
Questi sono tutti sintomi di condizioni gravi come preeclampsia, aritmia, anemia severa, sofferenza fetale.
Come prevenire i giramenti di testa
L’approccio migliore è ancora una volta la prevenzione: come la conservazione del cordone ombelicale insegna, prepararsi ad affrontare tutte le evenienze può fare la differenza.
Il primo passo è prendersi cura di sé e della propria salute: bere tanta acqua, non saltare i pasti, mangiare cibi leggeri ma nutrienti, tenersi in movimento. In gran parte dei casi, tanto basta per migliorare la circolazione ed evitare i casi di ipoglicemia, scongiurando fastidiosi capogiri.
Gli integratori non vanno mai presi alla leggera, specie in gravidanza. Se però si soffre di anemia, il medico potrebbe prescrivere un ciclo di integratori di ferro, per stimolare la produzione di globuli rossi. Per chi mangia carne, va bene anche introdurre un po’ di fegato o di cuore nella dieta.
Nelle ultime settimane, il peso dell’utero può diventare un problema: mai sdraiarsi sulla schiena a lungo, per evitare la suddetta compressione della vena cava.
Insomma, basta pochissimo per prevenire i capogiri. Così come basta pochissimo per conservare il cordone ombelicale e dare qualche sicurezza in più al tuo piccolo.
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