Un gruppo di ricerca dell’Università del Texas ha testato un trattamento a base di cellule staminali su pazienti con trauma cranico. Le cellule staminali hanno smorzato la risposta infiammatoria provocata dal trauma, proteggendo così il tessuto cerebrale. I trial hanno inoltre[...]
Un gruppo di ricerca dell’Università del Texas ha testato un trattamento a base di cellule staminali su pazienti con trauma cranico. Le cellule staminali hanno smorzato la risposta infiammatoria provocata dal trauma, proteggendo così il tessuto cerebrale. I trial hanno inoltre confermato la sicurezza della procedura, che era già stata elaborata in studi precedenti.
Per i trial i ricercatori hanno coinvolto 25 pazienti divisi in 5 gruppi da 5. I ricercatori hanno preso un campione di midollo osseo da ciascun paziente e l’hanno processato, in modo da ottenere le cellule staminali. Per ciascun gruppo hanno elaborato un piano di infusioni in 3 fasi, con dosaggi man mano più alti. Tutto questo è avvenuto nell’arco delle 48 ore che hanno seguito il trauma cranico. Il team ha monitorato come si evolvevano le funzioni cerebrali, anche mediante tecnologie di diagnostica per immagini. Secondo gli autori, il trattamento avrebbe preservato le zone critiche del cervello, anche in presenza di traumi molto gravi. Avrebbe inoltre regolato la risposta infiammatoria dei tessuti.
I risultati positivi del primo trial aprono le porte a una fase 2, che potrebbe coinvolgere anche l’ambito pediatrico. La notizia ha un grande peso, poiché al momento esistono pochi trattamenti per affrontare i traumi cranici più gravi. Le procedure diffuse comprendono la stabilizzazione del paziente e, se necessario, la rimozione di tessuti andati in necrosi e la riparazione chirurgica dei vasi sanguigni. Il trattamento in questione, invece, riuscirebbe ad alleviare la risposta infiammatoria del corpo. Questo ridurrebbe lo stesso insorgere di certe complicazioni.
Fonte: uth.edu
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