Festeggiare Natale con un neonato o con un lattante è sì dolcissimo, ma anche problematico. Le immagini del piccolo vestito a festa di fronte all’albero si fondono con altre immagini, molto meno piacevoli: i pranzi infiniti, i botti che interrompono il sonno del bimbo, i parenti che vogliono prendere in braccio il nuovo arrivato, eccetera.
Come gestire il bello e il brutto delle festività, quando si ha un bambino piccolo? Con tanta pazienza e con altrettanta preparazione.
In questo articolo vedremo come gestire un bambino piccolo durante le festività, come proteggere la sua routine e, soprattutto, come goderti il primo Natale da genitore senza diventare il Grinch.
Quando le luci e le voci diventano troppe?
Il periodo delle feste si può riassumere con una sola parola: eccesso. Eccesso non solo di cibo e di bevande, ma anche di stimoli sensoriali. Noi ci siamo abituati, ormai, ma per un neonato può essere traumatico vedere il mondo cambiare così tanto e così all’improvviso.
Tutto d’un tratto, il piccolo sistema nervoso viene bombardato da luci intermittenti, profumi, rumori continui. Per noi è “atmosfera natalizia”. Per un neonato è semplicemente “troppo” e reagisce nell’unico modo che conosce: piangendo disperato e inconsolabile.
Per fortuna, il sovraccarico sensoriale nei neonati ha dei segnali ben precisi:
- Sguardo evitante. Invece di guardarsi intorno incuriosito, il bimbo gira la testa dall’altra parte ed evita qualsiasi stimolo visivo.
- Cambi d’umore improvvisi. Il neonato passa dal sorriso al piagnucolio nell’arco di pochi secondi, senza apparente motivo.
- Movimenti a scatti di braccia e gambe, sintomo di tensione.
- Viso rosso, nonostante non sia accaldato (ecco come capire se un neonato ha freddo o caldo, invece).
- Rifiuto del cibo e del gioco.
- Atteggiamenti di autoconsolazione, come succhiarsi il pollice o continuarsi a toccarsi orecchie e labbra.
Se si presentano questi sintomi, significa che il bambino inizia ad essere agitato. Per ridurre il rischio di crisi di pianto, la cosa migliore è portarlo in un posto tranquillo e privo di stimoli. Se tutto va bene, lo vedrai rilassarsi nel giro di qualche minuto e il pericolo sarà scongiurato.
Come calmare un neonato sovrastimolato
Non sei riuscito ad allontanare il bimbo per tempo ed è scoppiato in un pianto disperato? Sembra inconsolabile? Niente paura, è normale.
- Cerca un posto tranquillo, meglio se una stanza separata. Una volta che la crisi è iniziata, la prima cosa da fare è allontanare il neonato dal caos e dagli stimoli.
- Abbassa la luce e chiudi la porta, per ridurre gli input sensoriali in eccesso. Se non hai una stanza a disposizione, crea un piccolo rifugio coprendo il passeggino con un telo leggero.
- Offri biberon o ciuccio come strumenti di autoconsolazione.
- Avvolgilo in una coperta o in una fascia per lo swaddling. Aiuta a ricreare la sicurezza dell’utero e a ridurre la tensione.
- Metti del rumore bianco o del rumore rosa di sottofondo: aiuta a coprire i rumori esterni e imita ciò che il bimbo sentiva nell’utero.
A seconda del bambino, l’effetto calmante sarà più o meno rapido. Quale che sia il caso, l’importante è non cedere al nervosismo e non alzare la voce: non farebbe che peggiorare la situazione.
Come prevenire la sovrastimolazione
Sapere come calmare un neonato sovrastimolato è importante. Se però vuoi vivere le festività bene, la cosa migliore è prevenire il problema, specie se si preannunciano giornate lunghe e affollate.
- Imposta pause sensoriali. Passare ore e ore immerso negli stimoli sensoriali è già stressante per un adulto, figuriamoci per un neonato. Per il bene del bebè (e non solo), portalo in una stanza tranquilla e in penombra ogni 90 minuti circa: lo aiuterà a rilassare il sistema nervoso.
- Sfrutta il babywearing, che sia una fascia o il marsupio. Essendo rivolto verso di te, il neonato è parzialmente protetto dagli stimoli esterni. Inoltre, il tuo battito cardiaco e il calore del tuo corpo hanno un effetto calmante.
- Chiedi la collaborazione degli altri invitati. Passare da un invitato all’altro è estremamente stressante per un neonato: se inizi a intravedere qualche segnale di agitazione, non avere paura di riprendere il piccolo con te per allontanarti.
- Mantieni la routine, nei limiti del possibile. Cerca di mantenere stabili gli orari di pappe e sonno, per sballottare il bimbo il meno possibile.
- Porta con te i suoi giochini preferiti, affinché abbia qualcosa di familiare e rassicurante sempre con sé.
Con queste semplici tecniche, dovresti ridurre al minimo la sovrastimolazione da festività e mantenere il piccolino abbastanza tranquillo.
Strategie per il sonno fuori casa
Siamo sinceri, però: il vero problema di festeggiare Natale con un neonato in casa è farlo dormire. In questo periodo dell’anno, è normale sentire botti e fuochi d’artificio anche a notte fonda. Per non parlare poi degli invitati che parlano a voce alta, dei vicini di casa che festeggiano, dei poveri animali che si lamentano per i botti.
Insomma, far addormentare un neonato diventa ancora più complicato, a Natale.
- Sistema il lettino in un angolo che sia in penombra, con del rumore rosa di sottofondo per coprire il grosso dei rumori.
- Sistema degli oggetti transizionali nel lettino, ovvero oggetti con cui il neonato è abituato ad addormentarsi. Può essere una copertina o un giochino o una giostrina: qualsiasi cosa sia per lui sinonimo di “casa” e “nanna”.
- Poni un limite agli altri invitati, impedendo loro di stimolare il neonato nella delicatissima fase che precedere l’ora della nanna. Se temi che si offendano, offri loro dei compiti alternativi: aiutarti a preparare il biberon, supportarti nel cambio del pannolino o cose così.
Non illuderti: è facile che il piccolo faccia comunque fatica ad addormentarsi. Qualunque cosa tu faccia, ci saranno comunque troppi stimoli da processare per un neonato. Il bello delle festività è anche questo.
Recuperare e ripartire dopo le serate oltre orario
Nonostante gli sforzi, capiterà sicuramente che il bimbo vada a letto più tardi del solito per incontrare Babbo Natale, che salti un pisolino o che si perda via a giocare con i regali nuovi. Di nuovo: è Natale e si fa il possibile.
Mettiamo che, nonostante gli sforzi e la collaborazione dei parenti, la routine salti. In questo caso, è probabile che il neonato abbia bisogno di un giorno di recupero prima di tornare alla normalità. Durante questo giorno di passaggio, il piccolo potrebbe avere il sonno frammentato e svegliarsi prima del solito.
Dato che sarà stanchissimo e in carenza di sonno, anticipa il pisolino e datti uno o due giorni per tornare agli orari precedenti. Durante queste giornate, concentrati su attività monotone ma rilassanti: aiuteranno il neonato (e i genitori) a processare gli eventi eccitanti dei giorni precedenti.
Non avere paura di dire di no alle visite di parenti e amici: salvo casi particolari, proponi loro di venire a trovarvi dopo le feste, quando la situazione sarà tornata alla normalità.
Difendere il neonato da virus e germi natalizi
C’è un’ultima cosa da considerare, quando si parla di neonati in stanze piene di persone: i malanni di stagione. Il periodo delle feste coincide con il picco di influenze e virus respiratori: come proteggerlo senza sembrare paranoico?
La prima regola, quella su cui non devi transigere, è la comunicazione preventiva. Qualche giorno prima dell’evento, invia un messaggio gentile ma chiaro a tutti gli invitati: avvisare se stanno poco bene, anche se si tratta solo di “un po’ di freddo” o di “giusto un leggero mal di gola”. Il sistema immunitario di un neonato è ancora immaturo: basta pochissimo per rovinare le festività sia al piccolo sia a voi genitori.
Onde evitare contagi involontari da persone apparentemente sane, pretendi inoltre che chi prende in braccio il neonato si lavi le mani o usi un po’ di gel igienizzante. Questo è particolarmente importante se ci sono bambini in età scolare e prescolare, dato che sono notoriamente dei piccoli untori.
Infine, vieta i baci sul viso: per dimostrate affetto, va benissimo un bacio sulla testolina pelata.
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