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La Lund University sviluppa neuroni dopaminergici contro il Parkinson

La Lund University sviluppa neuroni dopaminergici contro il Parkinson

11.11.2024

4 min di lettura

L’Università di Lund in Svezia è storicamente all’avanguardia nella ricerca sulle terapie cellulari per la Malattia di Parkinson (MP). Fin dagli anni ’80, il gruppo di ricerca svedese, con figure chiave come il Professor Anders Björklund e, più recentemente, la Professoressa Malin Parmar, ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo e nella sperimentazione clinica del trapianto di tessuto fetale. La loro ricerca attuale si concentra sull’uso di cellule staminali pluripotenti per creare una fonte cellulare standardizzata e scalabile, superando i limiti etici e pratici dei trapianti fetali.

Lo studio cardine che ha aperto la strada all’attuale fase clinica è stato pubblicato nel 2014, dimostrando l’equivalenza funzionale tra neuroni derivati da cellule staminali embrionali umane (hESC) e quelli fetali.

Lo studio chiave del 2014: equivalenza funzionale

Nel 2014, si è svolto uno studio preclinico condotto da un team della Lund University, con Shane Grealish come primo autore, e la supervisione della Professoressa Malin Parmar. Allo studio collaborò anche il network europeo NeuroStemCellRepair, coordinato dalla senatrice a vita Elena Cattaneo.

Dati Bibliografici Essenziali:

Obiettivo: Lo studio mirava a confrontare la sicurezza e l’efficacia preclinica dei neuroni dopaminergici ottenuti da cellule staminali embrionali umane (hESC) con quelli ottenuti da tessuto fetale umano (hFMB), il gold standard dei trapianti per il Parkinson.

Risultati Principali:

  1. Potenza e Integrazione: I neuroni dopaminergici derivati dalle hESC, quando trapiantati in modelli murini (ratti) della Malattia di Parkinson indotta da 6-OHDA, hanno dimostrato un’efficacia e una potenza simili a quelle del tessuto fetale. Le cellule si sono integrate con successo, mostrando una maturazione funzionale nel cervello ospite.
  2. Ripristino Motorio: I ratti trattati con le hESC-derivate hanno mostrato un recupero motorio significativo, valutato tramite test comportamentali (come il test di rotazione indotto da anfetamine e il cylinder test), confermando la capacità delle cellule di ripristinare la funzione dopaminergica persa.
  3. Sicurezza: A differenza di altre linee staminali, i neuroni dopaminergici trapiantati non hanno mostrato iperproliferazione o formazione di teratomi (tumori), un timore comune nelle terapie basate su cellule staminali pluripotenti.

Lo studio ha fornito la prova di concetto cruciale: le hESC possono generare una fonte di neuroni dopaminergici funzionale e sicura, pronta per la traslazione clinica, superando il problema di scarsità e variabilità etica del tessuto fetale.

Il trial clinico di Fase I/II

Il successo del lavoro preclinico del 2014 ha portato all’avvio di un trial clinico di Fase I/II basato sulle hESC per il Parkinson.

Il trial è condotto in collaborazione con diverse istituzioni svedesi e inglesi, con la Professoressa Malin Parmar come investigatore principale.

Dettagli del Trial Clinico (STEM-PD):

Obiettivi e Progressi (Aggiornamento 2024): Il trial STEM-PD è stato ufficialmente avviato e ha iniziato ad arruolare e trattare pazienti.

  1. Obiettivo Primario (Sicurezza): Monitorare gli eventi avversi correlati alla chirurgia stereotassica e al trapianto cellulare, inclusa l’eventuale formazione di tumori o la comparsa di movimenti involontari (discinesie) non controllabili.
  2. Obiettivo Secondario (Efficacia Esploratoria): Valutare i cambiamenti nei sintomi motori tramite la scala MDS-UPDRS (in particolare la parte III in stato OFF e ON), l’attività cerebrale misurata con PET FDOPA (un biomarker della produzione di dopamina) e la qualità della vita.

I risultati preliminari di sicurezza, pur non essendo ancora completi e pubblicati in forma definitiva, indicano che la procedura è ben tollerata dai pazienti. Il monitoraggio a lungo termine è fondamentale per confermare che le cellule trapiantate sopravvivano, maturino e continuino a produrre dopamina in modo stabile, contribuendo a un miglioramento duraturo dei sintomi.

Vantaggi e sviluppi futuri

La ricerca di Lund rappresenta un ponte diretto tra i successi storici del trapianto fetale e le nuove tecnologie staminali. I vantaggi dell’approccio basato sulle hESC/iPSC includono:

  • Standardizzazione e Qualità: La capacità di produrre cellule in quantità illimitate e con una rigorosa standardizzazione del prodotto cellulare.
  • Potenza Funzionale: La dimostrazione che i neuroni staminali hanno una potenza equivalente a quelli fetali, con il potenziale per una migliore integrazione e connettività.

Il gruppo di Lund e il consorzio STEM-PD sono impegnati a far progredire la terapia cellulare verso la Fase III, con l’obiettivo ultimo di offrire un trattamento curativo che non si limiti a gestire i sintomi, ma che ripristini attivamente la funzione nervosa nel cervello dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson.

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