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Nuovo modello per la ricerca sul Parkinson con le cellule staminali

Nuovo modello per la ricerca sul Parkinson con le cellule staminali

22.03.2016

2 min di lettura

Un gruppo di ricercatori giapponesi hanno ottenuto un nuovo modello per la ricerca sul Parkinson. Il modello utilizza un protocollo di coltura sviluppato da loro e alcune cellule staminali neurali, derivanti da linfociti T ottenuti da cellule staminali pluripotenti indotte. [...]

Un gruppo di ricercatori giapponesi hanno ottenuto un nuovo modello per la ricerca sul Parkinson. Il modello utilizza un protocollo di coltura sviluppato da loro e alcune cellule staminali neurali, derivanti da linfociti T ottenuti da cellule staminali pluripotenti indotte.

Al momento la ricerca sul Parkinson e su molte altre patologie neurologie viene effettuata sul modello animale e su linee cellulari neuronali immortalate. Il sistema nervoso centrale dei pazienti è infatti irraggiungibile, rendendo impossibili analisi eccessivamente invasive. Le cellule staminali neurali potrebbero fornire una valida alternativa, biologicamente più vicina al paziente e più efficiente.

Per ottenere le cellule staminali pluripotenti indotte necessarie, di solito si parte da alcuni fibroblasti ottenuti dalla pelle del paziente. La biopsia è però un’operazione invasiva, che può lasciare cicatrici e provocare lesioni. Ecco perché gli scienziati hanno sviluppato un’alternativa meno invasiva.

Ottenere i linfociti T è molto meno invasivo, il che potrebbe semplificare la creazione in laboratorio di staminali indotte. Il problema principale è che, essendo i linfociti T cellule del sangue, le cellule staminali pluripotenti indotte ottenute da essi si differenziano in cellule del sangue. Si riescono a ottenere pochissime cellule neurali in questa maniera. Almeno con i metodi tradizionali, che prevedono l’uso di corpi embrioidi per contenere le cellule di foglietti embrionali.

I ricercatori giapponesi hanno elaborato un modo per convertire le cellule staminali pluripotenti indotte direttamente in cellule staminali neurali come neurosfere. Le neurosfere sono sistemi di coltura di cellule staminali neurali, lasciate libere di fluttuare. In questo modo, le cellule pluripotenti derivanti dai linfociti T si differenziano senza problemi in cellule neurali, esattamente come fanno quelle derivanti dai fibroblasti.

La ricerca ha inoltre riscontrato fenotipi mitocondriali alterati nelle cellule staminali pluripotenti indotte derivanti dai linfociti T presi da pazienti con il Parkinson giovanile. Questi erano già stati riscontrati nelle cellule ottenute con il metodo tradizionale. Ciò supporta che la nuova tecnica elaborata possa essere usata come modello per le patologie neurologiche.

Fonte: news-medical.net

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