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Staminali cordonali migliorano il quadro clinico in un modello murino di sindrome di San Filippo

07.03.2014

1 min di lettura

La sindrome di San Filippo di tipo III B è una patologia ereditaria caratterizzata da una deficienza dell'enzima N-acetilglucosaminidasi. Questa carenza determina nei pazienti sia deficit neurologici sia un accumulo a livello lisosomiale di eparan solfato. Rice[...]

La sindrome di San Filippo di tipo III B è una patologia ereditaria caratterizzata da una deficienza dell’enzima N-acetilglucosaminidasi. Questa carenza determina nei pazienti sia deficit neurologici sia un accumulo a livello lisosomiale di eparan solfato. Ricerche sperimentali hanno evidenziato che la singola infusione di sangue cordonale in un modello murino di sindrome di San Filippo determinava miglioramenti cognitivi/funzionali. In questo studio sperimentale sono stati verificati gli effetti della somministrazione multipla di sangue cordonale utilizzando il medesimo modello animale. I risultati ottenuti hanno evidenziato che il trattamento non solo normalizzava il comportamento degli animali ma anche che ripristinava l’architettura della regione ippocampale, proteggeva i dendriti e riduceva l’attivazione delle cellule microgliali sopratutto nell’ippocampo e nella corteccia. Come riportato dagli Autori, l’effetto neuroprotettivo indotto dalle cellule cordonali è potenziato da infusioni multiple dello stesso.

Fonte: Cell Transplant.

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