Bambino di 8 mesi salvato dalle cellule staminali del cordone

Miles è nata con una grave patologia cardiaca congenita, che l’ha costretta a subire tre interventi fin dai primi giorni di vita. Non ce l’avrebbe fatta, non fosse stato per una procedura di ultima generazione, a base di

Miles è nata con una grave patologia cardiaca congenita, che l’ha costretta a subire tre interventi fin dai primi giorni di vita. Non ce l’avrebbe fatta, non fosse stato per una procedura di ultima generazione, a base di cellule staminali del cordone ombelicale.

I medici avevano individuato tracce della sindrome del cuore sinistro ipoplasico quando Miles era ancora nel ventre materno. Si tratta di una malattia rara che da sola provoca circa il 25% delle morti per cardiopatia che si verificano nei primi anni di vita. Se non trattata immediatamente, infatti, porta ad una morte quasi certa. I genitori di Miles avevano già vissuto il dolore di una notizia del genere, quando i medici avevano diagnosticato la stessa malattia alla figlia maggiore.

I Dottor Harold Burkhart ha dato una nuova speranza alla famiglia DeShaw. È uno dei primi medici chirurghi ad aver effettuato un trattamento innovativo per la sindrome del cuore sinistro ipoplasico. L’intervento prevede l’iniezione di cellule staminali del cordone ombelicale direttamente dentro il muscolo cardiaco del neonato. Una procedura per ora pionieristica, poiché sono pochissimi coloro che la effettuano e ci sono ancora scarsi studi a riguardo.

Nonostante i tanti dubbi, l’intervento pare aver avuto successo sia su Miles che sulla sorella. Adesso entrambe le bambine dovranno passare attraverso una serie di altre operazioni. In compenso, se tutto andrà bene, potranno avere una vita più lunga e sana. Le cellule staminali del cordone ombelicale dovrebbero inoltre ridurre il rischio di un trapianto di cuore nei prossimi anni.

Fonte: kfor.com