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Conservazione cellule staminali

La crio-conservazione

I nostri clienti possono, in qualsiasi momento, prenotare una visita guidata dei laboratori della nostra banca a Varsavia. I visitatori potranno osservare da vicino tutti i passaggi dell’intero processo di analisi e crio-conservazione.

Fase 1 – Il laboratorio di ricezione

Fase 2 – Il laboratorio di ematologia

Fase 3 – Il laboratorio di coltura cellulare

Fase 4 – la “Stanza sterile”

Fase 5 – la “Stanza di crioconservazione”

Fase 1 - Il laboratorio di ricezione

A poche ore dal parto il kit arriva presso il “laboratorio di ricezione “ dove viene effettuato un primo scrupoloso controllo del contenuto del kit.

fase 1
  1. Porta di acciaio attraverso la quale il corriere consegna il kit all’operatrice
  2. Tavolo sterilizzato di lavoro
  3. Vaschette di trasporto. Dopo l’analisi dell’operatrice, il contenuto del kit viene riposto in queste vaschette di trasporto che saranno utilizzate per il trasporto al “laboratorio di analisi preliminare” (fase successiva)
  4. Carrello di riciclo. I contenitori di polistirolo vengono riposti nell’apposito carrello per il riciclo
  5. Vaschette blu contenenti sterilizzanti
Apertura e controllo del contenuto del kit

Apertura e controllo del contenuto del kit

La sacca ematica viene avvolta tra le sacche di gel e riposta nella vaschetta di trasporto

La sacca ematica viene avvolta tra le sacche di gel e riposta nella vaschetta di trasporto

Misurazione della temperatura della sacca

Misurazione della temperatura
della sacca

Fase 2 – Il laboratorio di ematologia

Nel “laboratorio di ematologia” vengono eseguiti i test per verificare la qualità del campione di sangue cordonale. Viene prelevato un piccolo campione sul quale si procede con i test.

fase 2
  1. Microscopi per la conta delle cellule
  2. Frigorifero a bassa temperatura (-15°C/-30°C) dove un campione di plasma viene conservato per il test sierologico
  3. Banco da lavoro orizzontale a flusso d’aria laminare. È un banco da lavoro speciale per il trattamento di materiale biologico. Consente di manipolare materiale biologico senza il contatto diretto e in ambiente sterilizzato
  4. Provette elettroniche per il prelievo di piccoli volumi di sangue
  5. Centrifughe utilizzate per separare gli elementi del sangue cordonale ad alta densità da quelli a bassa densità
fase 2
Piccolo campione di sangue cordonale dopo la centrifuga. Il sangue con più alta densità (in basso) verrà utilizzato per il controllo del gruppo sanguigno, mentre il plasma (in alto) sarà utilizzato per i test infettivologici.
fase 2
Il sangue cordonale viene inserito nelle Camere per il conteggio a microscopio del numero di cellule nucleate.
fase 2
Analisi del gruppo sanguigno del bambino. Il controllo del gruppo sanguigno viene sempre effettuato.
fase 2
Test infettivologici (ad esempio epatite B e C) sul plasma ottenuto dal campione di sangue cordonale.

Fase 3 – Il laboratorio di coltura cellulare

Nel "laboratorio di coltura cellulare" vengono controllate quante cellule del piccolo campione prelevato dalla sacca sono sopravvissute dopo la simulazione del processo di congelamento e scongelamento. Questo processo consente di valutare la qualità del campione conservato.

fase 3
  1. Microscopi per il conteggio cellulare e microscopi a luce ultravioletta per il controllo della vitalità delle cellule
  2. FACS (Fluorescent Activated Cell Sorting) consente il conteggio e la valutazione della qualità delle cellule presenti nel campione
  3. Centrifughe per la separazione e il lavaggio delle cellule
  4. Banco da lavoro orizzontale a flusso d'aria laminare
  5. Incubatore per la coltura cellulare. Misura la capacità delle cellule del campione di proliferare e di generare colonie
Preparazione del terreno di coltura delle cellule nucleate.

Preparazione del terreno di coltura delle cellule nucleate. Il conteggio del numero di colonie cellulari(CFU) che si formeranno avverrà dopo 14 giorni dal deposito del terreno di coltura nell'incubatore

conteggio

Conteggio del numero di cellule nucleate vive e misurazione dell'indice di vitalità del campione

Analisi FACS

Analisi FACS e conteggio del
numero di cellule CD34+ presenti
nel campione

Fase 4 – La "Stanza sterile"

Nella "Stanza sterile" Il campione di sangue cordonale viene processato e inoltre piccoli campioni vengono prelevati e separati perché saranno utilizzati per i test di qualità.

fase 4
  1. Banco da lavoro orizzontale a flusso d'aria laminare
  2. Lastra di raffreddamento ha una temperatura di 4° C
  3. Portello di sicurezza per il passaggio del campione di sangue nella "Stanza sterile"
  4. Pompa di somministrazione liquido DMSO
  5. Saldatrice utilizzata per dissaldare la sacca ematica a chiusura ermetica contenente il sangue cordonale
  6. Bilancino di precisione
Estrazione del sangue per il test

Estrazione del sangue per il test del gruppo sanguigno, la conta cellulare e l'analisi infettivologica

Trasferimento per gravità

Trasferimento per gravità del sangue cordonale dalla sacca ematica alla sacca di crioconservazione

Inserimento dei piccoli campioni di sangue

Inserimento dei piccoli campioni di
sangue e della sacca ematica
nella cassetta di crioconservazione

Fase 5 – La "Stanza di crioconservazione"

Nella "Stanza di crioconservazione" il campione d sangue cordonale viene congelato a conservato per un periodo minimo di 20 anni.

fase 5
  1. Portello di sicurezza per il passaggio del campione di sangue nella "Stanza di crioconservazione"
  2. Congelatore. Il campione di sangue viene congelato attraverso una procedura standard computerizzata utilizzando azoto gassoso
  3. Bidoni di alimentazione che servono ad alimentare di azoto gassoso i bidoni di crioconservazione
  4. Bidoni di crioconservazione che conserveranno il campione per almeno 20 anni a una temperatura minima di -196°C
  5. Ingresso attraverso ascensore
temperatura di -145° C

Il campione viene portato gradualmente a una temperatura di -145° C (circa 70 minuti di tempo)

termine del congelamento il campione

Al termine del congelamento il campione viene prelevato e inserito nel bidone di crioconservazione (temperatura -196°C)

posizione campione

Ciascun campione ha la propria posizione
ben identificata da un codice numerico all'interno
del bidone di crioconservazione

"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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