La gravidanza sconvolge il fisico e la mente in un’infinità di modi, a volte anche inaspettati. Così come può provocare una fastidiosa stitichezza, la gravidanza può provocare altrettanto fastidiosi fenomeni di diarrea. Perché succede e come rispondere al fenomeno?
In questo articolo approfondiremo un argomento decisamente sporco, ovvero la diarrea in gravidanza. Vedremo quali sono le cause più comuni e i rimedi migliori, ma anche i segnali d’allarme da non sottovalutare trimestre per trimestre.
È normale avere la diarrea in gravidanza?
Iniziamo con una rassicurazione: la diarrea in gravidanza è un disturbo piuttosto comune, proprio come la nausea e la stitichezza. Il fenomeno può avere tante cause, molte delle quali non sono per nulla preoccupanti e si possono affrontare con semplici precauzioni. Ciò non significa che lo si deva prendere sottogamba.
Spesso, la diarrea è un episodio isolato e di breve durata, che si risolve spontaneamente senza particolari complicazioni. Tuttavia, non sempre è così.
Quando preoccuparsi per la diarrea?
La diarrea è fastidiosa, ma spesso è anche benigna. Detto questo, ci sono situazioni in cui è necessario prestare attenzione e consultare un medico. In generale, dovresti preoccuparti e cercare assistenza medica se la diarrea è:
- Persistente e dura più di 24-48 ore.
- Grave. Le scariche sono frequenti e abbondanti.
- Accompagnata da febbre alta, sopra i 38°C.
- Accompagnata da forte dolore addominale, con crampi intensi e continui.
- Accompagnata da sangue o muco nelle feci, che possono indicare un’infezione o un problema più serio.
- Causa di disidratazione, per via della perdita massiccia e continua di liquidi.
- Accompagnata da vomito, che impedisce di reintegrare i liquidi.
In tutti questi casi, la diarrea può diventare problematica o essere sintomo di qualcos’altro, come un’infezione o l’aggravarsi di una condizione preesistente.
La diarrea può essere un sintomo della gravidanza?
Secondo alcune persone, la diarrea non è semplicemente normale: è un vero e proprio sintomo precoce di gravidanza. A dire il vero, non è esattamente così.
Come vedremo andando aventi, i cambiamenti ormonali tipici del primo trimestre possono causare sia stitichezza sia diarrea. Come la stitichezza non è di per sé un sintomo di gravidanza, però, non lo è nemmeno la diarrea. Lo diventa solo se accompagnata da sintomi molto più specifici, come l’amenorrea o i dolori da impianto.
Ciò non toglie che il primo trimestre (e non solo) si accompagni a diversi disagi del tratto gastrointestinale.
- Nausea e vomito. Li chiamiamo comunemente “nausea mattutina”, ma possono presentarsi a qualsiasi ora.
- Stitichezza. Molto più comune della diarrea, almeno nel primo trimestre, e causata dal rallentamento della motilità intestinale causato dal progesterone.
- Gonfiore addominale, causato sempre dal progesterone.
- Bruciore di stomaco, comune nel primo trimestre e causato dei cambiamenti ormonali.
Presi singolarmente, nemmeno questi sono sintomi veri e propri di una gravidanza; piuttosto, sono disagi tipici di questo periodo.
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La diarrea in gravidanza trimestre per trimestre
La diarrea può presentarsi in qualsiasi fase della gravidanza, ma le cause e la rilevanza possono leggermente variare a seconda del trimestre.
Primo trimestre
Nelle primissime settimane di gestazione, i rapidi cambiamenti ormonali possono provocare un po’ di diarrea. Come già accennato, infatti, il progesterone indebolisce la muscolatura delle pareti intestinali e ne riduce le contrazioni. Il più delle volte, questo si traduce in una faticosa stitichezza; qualche volta, invece, ha l’effetto completamente opposto.
Anche lo stress tipico del primo trimestre può contribuire alle alterazioni intestinali, causando sia stitichezza sia diarrea.
Infine, va considerato anche un eventuale cambiamento nell’alimentazione. Quando scoprono di essere incinte, molte donne decidono di mangiare meglio e di eliminare tutto (o quasi) ciò che è meglio non mangiare in gravidanza. L’inaspettata abbondanza di fibre e di acqua può scombussolare l’intestino, quanto meno all’inizio.
In tutti questi casi, la “diarrea da primo trimestre” dovrebbe essere passeggera e sporadica. Soprattutto, la situazione dovrebbe migliorare man mano che l’organismo si abitua alla nuova condizione.
Secondo trimestre
Nel secondo trimestre, la diarrea dovrebbe essere meno comune: l’organismo si è adattato ai cambiamenti, il pancione è ancora piccolo e si sta tutto sommato bene. Ciononostante, l’introduzione di integratori nuovi può disturbare l’intestino. Inoltre, possono entrare in gioco piccoli cambiamenti nel nostro rapporto con il cibo.
A volte, la causa della diarrea nel secondo trimestre va cercata nelle intolleranze alimentari. È raro, ma alcune persone sembrano sviluppare intolleranze alimentari proprio in gravidanza, con tutti i sintomi annessi: gonfiore, dolori addominali, diarrea, ecc.
Terzo trimestre e 9° mese
Se c’è una cosa che non dovrebbe preoccupare, è proprio la diarrea nel terzo trimestre di gravidanza. Il bambino sta crescendo rapidamente e lo spazio inizia ad essere poco. Di tanto in tanto, può fare pressione sull’intestino, causando stitichezza o diarrea.
Nel 9° mese, il fenomeno potrebbe peggiorare ulteriormente: non solo il bambino è ormai bello grande, ma l’organismo produce degli molecole chiamate prostaglandine. Queste servono ad ammorbidire la cervice per favorire il parto, ma possono anche stimolare le contrazioni intestinali e causare sgradevoli scariche di diarrea.
La diarrea come segnale del travaglio
Le succitate prostaglandine sono la causa della tipica diarrea prima del parto, un sintomo abbastanza comune che può indicare che il travaglio è imminente. Anche le contrazioni giocano un ruolo importante, dato che “strizzano” l’intestino e spingono fuori eventuali feci.
Per evitare la diarrea in sala parto, basta quasi sempre pulire l’intestino con una peretta e mangiare leggero: riso, cracker e bevande isotoniche aiutano a mantenere le energie senza affaticare stomaco e intestino. In ogni caso, il personale medico è più che abituato a gestire eventuali “incidenti”.
Cause comuni di diarrea in gravidanza
Abbiamo già visto molte delle cause della diarrea in gravidanza, anche se in ordine sparso. Cerchiamo di focalizzarci su ciascuna di essa, vedendo come distinguere le cause innocue da quelle preoccupanti.
Cambiamenti ormonali
Affinché la gestazione vada a buon fine, l’organismo deve subire cambiamenti radicali: il sistema immunitario deve addolcirsi, per evitare che l’embrione venga espulso come un qualsiasi corpo estraneo; i muscoli devono rilassarsi, per favorire l’espandersi dell’utero; il sistema cardiocircolatorio deve gestire un flusso di sangue maggiore, dato che si deve occupare anche del futuro bambino.
Tutti questi cambiamenti sono possibili grazie all’azione degli ormoni, in particolare il progesterone e gli estrogeni. Peccato che comportino anche una seria di bizzarri effetti collaterali, come il prurito su tutto il corpo o la diarrea, appunto.
Come già detto, il progesterone influenza l’intero sistema digestivo in modo piuttosto pesante. Spesso causa stitichezza e rallenta il transito intestinale; in alcune donne, però, può accelerare la motilità e causare diarrea. Questo è particolarmente vero nelle prime settimane di gravidanza. Nelle ultime settimane di gestazione, invece, intervengono le prostaglandine.
Le prostaglandine non sono ormoni, dato che non vengono prodotti da ghiandole endocrine; ciononostante rientrano tra le molecole che stimolano processi fisiologici nell’organismo, anche in gravidanza. Il loro compito è controllare la vasodilatazione, ammorbidire la cervice e stimolare le contrazioni uterine (non per nulla, potrebbero essere tra le cause delle mestruazioni dolorose).
Le contrazioni uterine non si fermano all’utero e basta, però. Proprio come all’inizio del ciclo mestruale, le contrazioni stimolate dalle prostaglandine toccano tutto il bassoventre. Per questa ragione, è facile che le contrazioni uterine smuovano l’intestino e lo spingano a svuotarsi in modo improvviso, provocando la diarrea tanto comune a inizio ciclo o poco prima del travaglio.
Cambiamenti nella dieta
Per molte donne, scoprire di essere incinta è un’occasione per cambiare alimentazione. Alcuni cambiamenti sono ben poco intenzionali: gli sconvolgimenti ormonali modificano la percezione di odori e sapori, provocando le “voglie” bizzarre tipiche delle donne incinte. Molti altri cambiamenti sono voluti, invece.
In gravidanza, molte donne decidono di mangiare più frutta e verdura, scelgono cibi integrali per contrastare la stitichezza, riducono i cibi dolci e i grassi. Tutte cose positive, che però possono alterare l’equilibrio intestinale, almeno all’inizio, e provocare diarrea. I legumi, in particolare, possono provocare parecchio disagio nelle persone non abituate a mangiarli.
Se la diarrea è davvero dovuta al cambio di alimentazione, dovrebbe passare nel giro di qualche settimana. Quante settimane dipende dalla persona e da quanto è stato repentino il cambiamento.
Integratori prenatali
L’acido folico andrebbe assunto addirittura prima del concepimento. Per il resto, gli integratori prenatali andrebbero usati solo dietro consiglio medico. L’eccesso di vitamine e minerali può avere sgradevoli effetti collaterali, infatti, tra cui la diarrea. A volte non è colpa dei dosaggi, però.
Quando si assumono integratori di ferro, gli effetti collaterali sono all’ordine del giorno; diarrea, stitichezza, nausea, vomito, dolori addominali sono le problematiche più comuni. Inoltre, l’eccesso di ferro può provocare insufficienza epatica. Ecco perché il ferro andrebbe assunto solo e soltanto dietro consiglio medico.
Intolleranze alimentari
La gravidanza può far emergere o aggravare intolleranze alimentari preesistenti, come l’intolleranza al lattosio o al glutine. Queste si manifestano con diarrea, gonfiore e crampi dopo l’ingestione di determinati alimenti.
Movimenti fetali
Soprattutto nell’ultimo trimestre, i movimenti del bambino possono influenzare l’andamento intestinale, provocando sia stitichezza sia diarrea improvvisa.
Stress e ansia
La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti e, spesso, di stress e ansia. Cosa c’entra questo con la diarrea? C’entra eccome: c’è un motivo, se l’intestino è detto “il secondo cervello”.
Nonostante ci siano ancora tanti dubbi irrisolti, la correlazione tra salute mentale e salute intestinale è appurata e ben documentata. Conosciamo molto bene le conseguenze negative dello stress sul microbiota intestinale, ovvero l’insieme di microrganismi che abitano l’intestino e che lo mantengono in salute.
Lo stress può rimodellare il microbiota intestinale, acutizzando intolleranze preesistenti e complicando la digestione. Inoltre, lo stress può provocare tensioni e contrazioni involontarie che, se continuative, possono sfociare in episodi di stitichezza o di diarrea.
Virus intestinali
Per portare avanti la gestazione, l’organismo della donna deve sopprimere parte del proprio sistema immunitario. In questo modo evita l’espulsione accidentale dell’embrione ma, purtroppo, si espone a un maggior rischio di infezioni sia batteriche sia virali. Ecco perché bisogna prestare molta attenzione a cosa si mangia in gravidanza.
Se la diarrea fa capolino dopo aver mangiato cibi a rischio, magari insieme a febbre e a vomito, è meglio contattare un medico.
Cacca verde in gravidanza: cosa significa?
La diarrea potrebbe andare a braccetto con la cacca verde, un fenomeno comprensibilmente preoccupante, specie per una donna incinta. Per fortuna, il più delle volte è del tutto innocuo.
La cacca verde può essere causata da:
- ingestione di cibi ricchi di clorofilla, come spinaci e altre verdure a foglia verde;
- integratori a base di ferro, che potrebbero causare anche molto scure, quasi nere;
- transito troppo veloce nell’intestino, tipico delle scariche improvvise di diarrea;
- microbiota alterato, causato anch’esso dallo stress o da cambiamenti improvvisi nella dieta;
- tumore al pancreas o al fegato, nei casi peggiori.
Se la cacca verde è l’unico sintomo, probabilmente non c’è da allarmarsi. Se però persiste, si aggrava, o se è associata a febbre e dolore, meglio consultare il medico.
Rimedi naturali contro la diarrea in gravidanza
I farmaci vanno usati solo in caso di diarrea grave e dietro consiglio medico, a maggior ragione se aspetti un bambino. Quando la diarrea non ha cause patologiche gravi, quindi, i rimedi migliori sono quelli naturali.
- Rimanere idratata, per contrastare la perdita di liquidi causata dalla diarrea. Oltre alla semplice acqua, si possono bere anche soluzioni reidratanti arricchite con sali minerali, brodo vegetale, tisane a base di zenzero. Da evitare le bevande zuccherate, invece.
- Evitare cibi grassi e fritti, che appesantiscono la digestione.
- Evitare cibi piccanti, che irritano l’intestino.
- Mangiare cibi leggeri che aiutano a compattare le feci: riso, mele, banane, cracker senza sale.
Inoltre, è sempre bene introdurre eventuali cibi nuovi in modo graduale, proprio per evitare gli sconvolgimenti intestinali che provocano o peggiorano la diarrea nel primo trimestre. Se il possibile problema arriva dallo stress, invece, consigliamo di introdurre piccole sedute di meditazione; se non basta, meglio sentire uno psicologo per un supporto più strutturato.
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