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Quando si parla di integratori di acido folico, il pensiero corre subito alla gravidanza. In effetti, negli adulti l’acido folico serve anche per prevenire eventuali malformazioni nel feto. Le ragioni per cui prenderlo sono però molto più ampie e interessano sia uomini sia donne.

La vitamina B9 serve per la sintesi delle proteine, sempre. Di conseguenza, buoni livelli di questa vitamina sono necessari sì per la salute riproduttiva, ma anche per quella mentale e cardiaca. Livelli troppo bassi, infatti, possono provocare anemia e malattie cardiovascolari.

Cos’è e quando assumerlo

L’acido folico è un elemento di sintesi dei folati, ovvero la vitamina B9. Quando si usa questo termine si dovrebbero indicare solo gli integratori, mentre la vitamina presente negli alimenti sarebbero i folati. Nel linguaggio comune si finisce però per confondere le due espressioni, di fatto.

Essendo una vitamina idrosolubile, la vitamina B9 è presente soprattutto nelle verdure a foglia verde. La possiamo trovare anche nella frutta secca, nei legumi, nelle uova e nelle tanto odiate frattaglie. C’è un problema: i folati sono molto fragili e si disperdono in poco tempo, specie se esposti a calore e luce solare.

Gli integratori di acido folico servono quindi quando non si riesce ad assumere abbastanza vitamina B9 mediante l’alimentazione. È un caso abbastanza comune: se si fa la spesa una volta a settimana, le verdure comprate perdono folati ogni giorno che passano in frigo. In casi del genere, gli integratori possono tamponare il problema.

Gli integratori servono però soprattutto in caso di malattie che limitano l’assorbimento dei folati, molte delle quali interessano l’intestino. Ad esempio, la carenza di B9 è comune in coloro che soffrono di Morbo di Crohn e nei celiaci.

Cosa succede con l’acido folico basso?

Quando i livelli di acido folico sono bassi, gli effetti si vedono anche negli adulti e non solo nei feti. Come accennato sopra, l’acido folico serve per la sintesi delle proteine. Ricopre infatti un ruolo chiave nella produzione degli acidi nucleici, più conosciuti come DNA ed RNA. Quando manca, la sintesi delle proteine fallisce e così anche la riproduzione cellulare.

Quanto visto sopra ha ovviamente dei grossi impatti sulla salute.

  • Anemia. L’organismo produce pochi globuli rossi, alcune delle cellule che si moltiplicano più spesso. Ciò si traduce in: affaticamento facile; senso di debolezza; difficoltà a concentrarsi.
  • Lesioni della pelle e delle mucose. Anche le cellule epiteliali sono tra quelle che si moltiplicano più spesso e che quindi soffrono per l’assenza di B9.
  • Sofferenza neurologica. I folati servono per la sintesi di alcuni neurotrasmettitori; la loro carenza aumenta il rischio di depressione e di altre problematiche di questo tipo.
  • Patologie cardiovascolari. Bassi livelli di acido folico provocano l’aumento di omocisteina, amminoacido che in quantità eccessive aumenta il rischio di problemi cardiaci e ictus.
Controindicazioni dell’acido folico

Dato che l’acido folico è fondamentale anche per la salute degli adulti, si potrebbe avere la tentazione di “abbondare”. L’eccesso di integratori può avere controindicazioni? Sì, ma è difficile.

Una persona adulta dovrebbe assumere circa 0,2 mg di acido folico al giorno; una donna in gravidanza dovrebbe assumere invece 0,4/0,5 mg di acido folico al giorno, dato che il suo fabbisogno aumenta. Le quantità tengono conto sia della vitamina assunta con l’alimentazione sia degli integratori.

Il limite massimo di acido folico da assumere è circa 10 mg al giorno, oltre i quali è meglio non andare. Se ci si tiene entro questi limiti, l’acido folico non ha controindicazioni e l’eccesso viene eliminato con le urine.

Quando però si superano i valori di cui sopra, troppo acido folico può provocare tremori e perfino reazioni allergiche. In casi estremi, si sono riscontrati perfino danni ai reni, ma è molto raro. È invece più frequente che l’eccesso di B9 nasconda carenze di B12, ritardando così gli interventi necessari.

Perché assumerlo prima della gravidanza

Dato che l’acido folico serve nella produzione delle proteine, durante la gravidanza è fondamentale per lo sviluppo del feto. Quando manca, aumenta il rischio che questo sviluppi problemi congeniti come la spina bifida; ne abbiamo parlato in proposito di Emma, la bambina con la spina bifida salvata dal sangue cordonale.

Una donna incinta dovrebbe assumere circa 0,4 mg di acido folico al giorno, specie nel primo trimestre. Se però si sta programmando una gestazione, i medici consigliano di iniziare l’assunzione almeno 3 mesi prima.

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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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