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Come dissetarsi e Cosa Bere in Gravidanza

cosa bere gravidanza

Come decidere cosa bere in gravidanza e cosa evitare? Finché si parla di superalcolici e di acqua naturale, la risposta è semplice: i primi sono sempre vietati e la seconda va bene. Il problema è che nel mezzo ci sono tante sfumature.

Questo articolo è dedicato a chi vuole dissetarsi con qualcosa in più che con la semplice acqua, senza per questo mettere il nascituro in pericolo. Perché le bevande sicure anche in gravidanza esistono – bisogna solo saperle riconoscere e scegliere.

Cosa bere in gravidanza

Prima di andare nel dettaglio delle singole bevande, vediamo cosa si può bere e cosa è proprio da eliminare. Già da questo paragrafo emergerà che le bevande proibite in toto sono davvero poche. Spesso è tutta una questione di qualità e quantità.

Bevande proibite

Cosa non bere durante la gestazione? In cima alla lista c’è l’alcool in tutte le sue forme, dallo spritz al bar in compagnia degli amici, al vino rosso che fa il nonno con i suoi filari in campagna. Più avanti entreremo nel dettaglio di questo divieto assoluto. Per adesso, ci basti sapere che gli alcolici vanno eliminati del tutto.

Quanto al resto, quali altre bevande sono proibite durante la gestazione?

  • Bevande contenenti chinino, come l’acqua tonica. Il chinino, che in dosi eccessive è pericoloso anche per gli adulti, può danneggiare lo sviluppo neurologico del feto.
  • Bevande con alta concentrazione di caffeina, come le bevande energetiche tanto amate da sportivi e studenti. Basta una lattina di energy drink per superare il limite giornaliero di caffeina.
  • Alcune tisane preparate con foglie secche o cime fiorite con proprietà lassative, come melissa, valeriana, tiglio, biancospino, ortica, menta, passiflora, sono da evitare. Le tisane di questo tipo possono infatti provocare contrazioni uterine premature. Tuttavia è possibile bere tisane di malva (ottimo lassativo), melissa, valeriana, tiglio, biancospino, ortica, menta, passiflora.
  • Succo di aloe vera, che può provocare spasmi uterini.

Bevande ammesse

La bevanda in assoluto più sicura in gravidanza è l’acqua. Non fa differenza che si tratti di acqua in bottiglia o di acqua dell’acquedotto: l’importante è che sia potabile e controllata dalle autorità competenti. Ma, d’altra parte, bere solo acqua per nove mesi potrebbe essere noioso. Vediamo quindi cos’altro si può bere senza troppi pensieri.

  • Succhi di frutta e centrifugati preparati in casa, purché senza zucchero aggiunto. Non solo queste bevande sono ammesse, ma anche consigliate. La frutta fornisce vitamine e minerali fondamentali per lo sviluppo del feto.
  • Acqua aromatizzata fatta in casa, o comunque senza zuccheri aggiunti. Per prepararla ci sono molte ricette e preparazioni. Eccone una: basta lavare bene un’arancia, tagliarla a fettine e lasciarla in acqua per qualche ora. L’acqua prenderà il sapore dell’arancia o di qualsiasi altra cosa ci si metta dentro.
  • Tè verdi naturalmente deteinati come l’Houjicha Uji, che in Giappone viene dato perfino ai bambini.

acqua aromatizzata

Bevande da bere con moderazione

Infine c’è una lunga lista di bevande che si possono bere in gravidanza, ma solo facendo attenzione

  • Bevande zuccherate e bibite: da bere una volta ogni tanto, e comunque con grande moderazione. L’eccesso di zuccheri è infatti una delle cause principali di diabete gestazionale insieme al peso materno. Evitare aranciate, cole e spume, piene di coloranti e zuccheri.
  • Bevande gassate senza zucchero. Si pensa che una bibita gassata del tipo ‘Zero’, senza zuccheri sia meno pericolosa. Consumare occasionalmente una bibita dietetica o un alimento senza zucchero non fa male, ma è bene controllare le etichette dei prodotti e cercare di limitare i dolcificanti artificiali. Ci sono ancora dibattiti in corso nella comunità scientifica sulla sicurezza dei dolcificanti artificiali, in particolare dell’aspartame e della saccarina. 
  • Succhi di frutta con zuccheri aggiunti. Si nascondono dietro un’apparenza di “salubrità”, ma gli zuccheri aggiunti li rendono dannosi quanto le bevande di cui sopra. Se proprio si deve, un succhi di frutta ogni tanto, ma preferibilmente quelli di nuova generazione, che non contengono zuccheri aggiunti.
  • Bevande con dolcificanti che, pur essendo senza zucchero, alterano la glicemia e il senso di sazietà. Assunte in quantità eccessive predispongono quindi a sovrappeso e obesità, specie in gravidanza.
  • Tisane e decotti, i cui effetti variano soprattutto in base agli ingredienti del singolo preparato.
  • Bevande eccitanti, come tè e caffè. Un eccesso di queste sostanze aumenta infatti il rischio di aborto spontaneo e parto prematuro.

Hai sete e sei in gravidanza? Idratarsi è importante! Se ti va puoi guardare questo video qui sotto, imparerai molte cose:

Acqua: naturale o gassata?

Si può bere l’acqua gassata in gravidanza? , senza alcun problema. Durante i nove mesi di gestazione, l’acqua è la cosa più sicura da bere e questo vale sia per la naturale sia per la frizzante. Piuttosto, bisogna tenere a mente che l’acqua gassata non dà particolari benefici.

Si dice che l’anidride carbonica aiuti a digerire, dando così sollievo contro nausee e problemi di digestione. Si tratta di un mito: l’acqua gassata stimola l’espulsione di gas, ma non stimola la digestione in alcun modo. Al più aumenta il senso di pienezza e, così facendo, aiuta a mangiare un po’ meno.

In definitiva, la scelta tra naturale e frizzante sta alle preferenze della singola persona. Bisogna comunque ricordarci che durante la gestazione è necessario bere molta acqua. Bere 1,5/2 litri di acqua gassata al giorno può essere impegnativo.

quanta acqua bere

Quanta acqua bere in gravidanza

Si dice che una persona adulta debba bere pressapoco 8 bicchieri di acqua al giorno. In gravidanza queste quantità cambiano in base al periodo della gestazione.

  • Primo trimestre. Di base il fabbisogno calorico e di acqua dovrebbe rimanere immutato, nel corso dei primi tre mesi. Vanno però considerati gli effetti delle nausee, che potrebbero provocare vomito e quindi perdita di liquidi. L’acqua persa in questo modo va sempre recuperata, affinché i livelli sopra consigliati rimangano più o meno gli stessi.
  • Secondo trimestre. In questo periodo il fabbisogno calorico aumenta di circa 340 calorie al giorno. Lo stesso vale per il fabbisogno giornaliero di acqua, che aumenta di circa 1 bicchiere al giorno.
  • Terzo trimestre. Per sostenere l’ulteriore aumento del fabbisogno di nutrienti e liquidi, bisogna aggiungere circa un altro bicchiere al giorno. Al nono mese di gravidanza bisognerebbe quindi bere circa 10 bicchieri di acqua al giorno.

Se si fa fatica a bere così tanta acqua, è possibile sostituirla in parte con frutta e verdura ricca di acqua. L’importante è farlo seguendo gli accorgimenti per un’alimentazione sicura in gravidanza.

Quale acqua bere in gravidanza

L’acqua migliore da bere in gravidanza è ricca di minerali, specie di calcio e magnesio. Quest’ultimo combatte la stitichezza, mentre il calcio stimola lo sviluppo dell’apparato scheletrico del piccolo. Anche il bicarbonato è una sostanza utile nell’acqua, dato che agisce contro i bruciori di stomaco. Meglio quindi evitare le acque troppo filtrate che, pur essendo sicure e ottime da bere, sono più povere di queste sostanze.

Per trovare l’acqua giusta da bere non serve vagliare tutte le bottiglie del supermercato: l’acqua del rubinetto va benissimo. In Italia, l’acqua che arriva nelle nostre case è sempre potabile. L’unico problema può essere il sapore, talvolta reso sgradevole dal cloro.

Se l’acqua del rubinetto è torbida e sa di cloro, basta lasciarla in una caraffa per un paio di ore. L’aspetto torbido è causato dalla pressione del getto, infatti, e il cloro evapora in poco tempo. Bisogna preoccuparsi solo se l’acqua rimane torbida anche dopo aver riposato: in quel caso, potrebbe essere contaminata e bisogna segnalare la cosa.

In alcuni casi, per avere un maggiore controllo, è possibile utilizzare una caraffa con un filtro, o installare un sistema di filtraggio per depurare l’acqua del rubinetto e ridurre la presenza di cloro, microplastiche, pesticidi, erbicidi, metalli e batteri.

 

Bere latte in gravidanza

Bere latte in gravidanza è sicuro, purché sia pastorizzato. Ciò significa che si può bere il latte fresco che si trova nel banco frigo, ma non il latte crudo venduto nelle macchinette o in fattoria. Il primo è stato infatti trattato e il secondo no.

Se si desidera bere il latte crudo in sicurezza (in gravidanza o in altri momenti della vita) bisogna prima farlo bollire; questo ovviamente gli farà perdere parte del sapore caratteristico, ma eliminerà eventuali microrganismi pericolosi.

Il latte non è particolarmente dissetante, ma è ottimo da bere durante la gestazione: è ricco di calcio e di vitamina D, entrambi necessari per lo sviluppo dello scheletro.

Bevande zuccherate sì o no?

Uno studio pubblicato nel 2017 sull’International Journal of Epidemiology mostra una correlazione tra bevande zuccherate e diabete gestazionale. Su 91.000 donne danesi affette da questa malattia, circa il 50% aveva bevuto bibite con zucchero durante la gestazione; il 9% ne aveva bevute quotidianamente. Pare quindi chiaro il legame tra bevande dolci e diabete.

Le bevande dolcificate fanno altrettanto male, pur essendo meno caloriche. Come accennato sopra, infatti, l’uso eccessivo ha comunque effetti negativi sul metabolismo e sulla salute.

Si può bere la coca-cola in gravidanza?

È chiaro che una donna incinta non dovrebbe dissetarsi con la cola, la bibita zuccherata per eccellenza. Può comunque berne un bicchiere ogni tanto? Sì, purché solo eccezionalmente e in quantità limitata: un bicchiere insieme alla pizza del fine settimana va benissimo.

Succhi di frutta

I succhi di frutta sono dei falsi amici, dato sembrano ottimi da bere in gravidanza. In realtà dipende dal succo di frutta: gran parte dei succhi industriali vanno trattati alla stregua di coca-cola e gazzosa, dato che contengono grandi quantità di zucchero. Berli una volta ogni tanto va bene, ma non deve diventare un’abitudine.

I succhi di frutta preparati in casa sono l’opzione migliore per una donna incinta, ovviamente a patto che non vi si aggiungano zuccheri o dolcificanti. Attenzione, però: rimangono bevande ricche di zuccheri, seppure naturali. Pur essendo un modo alternativo per assumere vitamine, non vanno trattati come sostituti dell’acqua.

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Bevande fermentate

Una donna incinta può bere bevande fermentate, purché non contengano sostanze dannose per lei e per il feto. Dipende quindi dal tipo di bevanda e da come è stata preparata. Prendiamo le due più famose come esempio: il Kombucha e il Kefir.

Il problema del Kombucha in gravidanza

Il Kombucha è tè nero o tè verde fatto fermentare con zucchero e lievito, affinché diventi acidulo e frizzantino. La fermentazione arricchisce il tè di probiotici, che contrastano l’invecchiamento e stimolano la regolarità intestinale.

Purtroppo, il Kombucha contiene teina e una piccola percentuale di alcool, data proprio dal processo di fermentazione. Il grado alcolico cambia in base alla produzione; quello preparato in casa arriva a circa 3%, quanto una birra leggera. Per questo motivo, il Kombucha è sconsigliato in gravidanza.

Kefir d’acqua

Il Kefir d’acqua ha problemi simili a quello del Kombucha: i granuli servono per far fermentare acqua dolcificata ed eventualmente aromatizzata. Durante il processo, la fermentazione rende l’acqua frizzante e un alcolica, anche se meno del Kombucha. In ogni caso, meglio evitare il Kefir d’acqua in gravidanza.

Kefir di latte

Il Kefir di latte è simile al Kefir d’acqua ma si usa per far fermentare il latte, ottenendo una sorta di yogurt da bere ricco di probiotici e acidulo. Consumare in gravidanza questa bevanda ricca di probiotici fa bene sia alla madre sia al bambino, ma bisogna fare attenzione al grado alcolico.

Se lasciato fermentare a lungo, anche il Kefir di latte diventa alcolico. Per bere il kefir in gravidanza, si consiglia quindi di lasciarlo fermentare per massimo 24 ore e di consumarlo subito. In questo modo il grado alcolico dovrebbe tenersi entro lo 0,08%.

In caso di dubbi, la cosa migliore rimane però parlarne con il ginecologo.

Alcolici in gravidanza: il parere degli esperti

I dubbi suscitati dalle bevande fermentate possono sembrare eccessivi, dato che parliamo di un grado alcolico comunque minimo. Il problema è che, quanto meno al momento, non conosciamo il grado alcolico massimo tollerato dal feto. Per questa ragione, i ginecologi preferiscono eliminare in toto gli alcolici in gravidanza.

Al contrario di altre sostanze dannose per il feto, l’alcool attraversa la barriera placentare senza problemi. Il metabolismo del nascituro è però troppo immaturo per smaltire la sostanza, che quindi rischia di danneggiare i tessuti in formazione.

I danni in questione rientrano nella cosiddetta “sindrome alcolica fetale”, un insieme di alterazioni dello sviluppo fetale che provocano danni fisici e cognitivi.

Per concludere, è quindi meglio eliminare sia il vino sia la birra in gravidanza, anche in quantità minime. Purtroppo il piccolo non è in grado di metabolizzare l’alcool che contengono, per quanto possa essere poco agli occhi di un adulto.

I benefici di tisane e infusi

Tra le bevande più amate ci sono le tisane, spesso usate per alleviare piccoli fastidi senza ricorrere a medicinali. Eppure non le abbiamo messe nella lista delle cose da bere in gravidanza, ma in quella delle bevande da consumare con moderazione: perché?

Da una parte abbiamo le tisane sicure, che aiutano a rimanere idratata, a combattere le nausee e a dormire meglio. Dall’altra, però, ci sono tisane che in quantità eccessive fanno male al bambino, che andrebbero quindi bevute con moderazione o evitate in toto.

Tisane da bere in gravidanza

Per orientarsi e godere dei pro delle tisane senza i contro, vediamo una piccola lista di tisane sicure da bere in gravidanza.

  • Semi di finocchio, ottima per sgonfiare l’addome e stimolare la digestione.
  • Zenzero fresco o disidratato, che combatte la nausea.
  • Melissa, tisana da bere prima di andare a dormire: rilassa e al contempo aiuta a digerire.
  • Malva, dal potere calmante ed efficace contro la stipsi.
  • Valeriana, che rilassa e aiuta a dormire meglio.
  • Menta piperita, utile per alleviare le nausee mattutine.
  • Tiglio, anch’esso rilassante e utile per chi fa fatica ad addormentarsi.

Si può bere la camomilla in gravidanza?

Data la sua popolarità, questa specifica tisana merita una menzione a parte. La camomilla è sicura da bere in gravidanza: la si può assumere senza pensieri, a patto di rimanere entro le due tazze al giorno (al massimo).

La camomilla ha un effetto rilassante e stimola la digestione, il che la rende un’ottima tisana da bere prima di andare a dormire. La si può usare anche per fare dei bagni di vapore rilassanti, che liberino le vie respiratorie e aiutino a prendere sonno.

Si può bere il caffè in gravidanza?

Bere caffè in gravidanza fa male? Purtroppo la questione è ancora aperta: gli studi a riguardo sono contraddittori, il che rende difficile orientarsi. 

Sappiamo che le donne incinte metabolizzano la caffeina 15 volte più lentamente. Di conseguenza, la sostanza ha tutto il tempo per accumularsi nella placenta, dove viene assorbita anche dal feto. Il nascituro non ha però gli enzimi necessari per smaltire la caffeina, il che può rallentarne o addirittura fermarne lo sviluppo.

Una donna incinta può bere caffè, quindi? Secondo alcuni studi, la risposta è: sì, ma con moderazione. Secondo altri, invece, non vale la pena rischiare.

Quanti caffè si possono bere in gravidanza

Sappiamo per certo che troppo caffè in gravidanza è dannoso. Assumere più di 300 mg di caffeina al giorno (addirittura 200 mg, secondo alcuni studi) aumenta il rischio di aborto spontaneo e di basso peso alla nascita. Purtroppo, non abbiamo un limite sotto il quale possiamo stare tranquille.

A pagina 247 delle linee guida del Governo per una sana alimentazione, troviamo citati alcuni studi sull’impatto della caffeina in gravidanza. Potrebbero bastare 50-149 mg di caffeina al giorno per aumentare del 13% il rischio di basso peso alla nascita. A quanti caffè corrispondono?

Una tazzina di caffè espresso contiene 64-100 mg di caffeina, a seconda di quanto è forte; nel caffè istantaneo ce ne sono addirittura 157 mg.

Per mantenere al minimo i rischi per il feto, si possono bere 2 tazze di caffè espresso poco forte al giorno. Se però la madre è soggetta ad altri fattori di rischio, è meglio evitare di bere caffè. Lo stesso vale per tutte le bevande contenenti caffeina, come il mate o le bevande energetiche.

Alternative al caffè

Il caffè decaffeinato andrebbe evitato in gravidanza, proprio come il caffè normale. Per estrarre la caffeina si usano infatti solventi chimici che rimangono nei chicchi, anche se solo in parte. I solventi in questione sono generalmente sicuri, ma potrebbero rivelarsi dannosi per lo sviluppo del feto.

Un’alternativa al caffè è il tè verde: una tazza di tè verde contiene circa 30 mg di caffeina, in quanto l’infusione avviene a massimo 80°C. Il tè preparato con infusione a freddo contiene ancora meno caffeina, circa il 75% in meno dello stesso tè infuso a caldo. Rimane però una percentuale minima di caffeina, motivo per cui è comunque sconsigliato nelle gravidanze a rischio.

Il miglior sostituto del caffè in gravidanza è l’orzo, in quanto:

  • è naturalmente privo di caffeina;
  • ha proprietà digestive e antinfiammatorie;
  • lo si trova in versione solubile e da moca.

Bere ginseng in gravidanza

Non abbiamo inserito il ginseng tra le bevande alternative. Secondo alcuni studi, infatti, potrebbe rivelarsi dannoso per lo sviluppo fetale e addirittura causare malformazioni congenite. I rischi sarebbero particolarmente alti nel primo trimestre.

Gli studi non sono conclusivi e sono limitati a modelli animali, ma è meglio essere cauti.

Bere tanto e urinare poco in gravidanza: perché succede?

Abbiamo visto che in gravidanza è importante mantenersi idratate, anche se sempre prestando attenzione a cosa si beve. Qualche volta capita però di bere tanto e urinare poco, apparentemente senza motivo. Quali possono essere le cause?

  • Vomito. Le nausee mattutine possono spingere a vomitare, il che comporta una perdita di liquidi.
  • Ritenzione idrica. In gravidanza il corpo tende a trattenere molti più liquidi, contribuendo al senso di gonfiore comune tra le future mamme.
  • Diarrea. Come il vomito, anche la diarrea comporta una notevole perdita di liquidi anche senza urinare.
  • Sudore. Se fa caldo e si sta sudando molto, è normale che buona parte dei liquidi vengano espulsi in quel modo.
  • Scarsa idratazione. Capita di avere l’impressione di star bevendo tanto, senza che però sia così. In questo caso, esistono applicazioni del cellulare che aiutano a bere di più.

Nessuna delle spiegazioni viste sopra si applica al tuo caso? Meglio parlane con il ginecologo: sarà sua cura verificare lo stato di salute di mamma e bambino.

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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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