Una ricerca preliminare mostra gli effetti positivi delle cellule staminali nel trattamento dell’angina pectoris. I primi risultati rilevano un notevole miglioramento dei sintomi: i pazienti riescono a rimanere fisicamente attivi per più tempo e soffrono di meno dolori. Lo studio &egrav[...]
Una ricerca preliminare mostra gli effetti positivi delle cellule staminali nel trattamento dell’angina pectoris. I primi risultati rilevano un notevole miglioramento dei sintomi: i pazienti riescono a rimanere fisicamente attivi per più tempo e soffrono di meno dolori. Lo studio è stato presentato nel corso dell’American Heart Association’s Basic Cardiovascular Sciences 2016 Scientific Sessions.
L’angina pectoris è un dolore al petto provocato dalla carenza di ossigeno che arriva al sangue. Il deficit è provocato da alcune strozzature che interessano le arterie che arrivano al cuore. Ci sono già studi che esplorano la possibilità di usare le cellule staminali nei trattamenti contro la patologia. Fino a questo momento, però, era comunque necessario ricorrere alla chirurgia. Bisognava infatti prelevare le cellule staminali da midollo e iniettarle direttamente nel muscolo cardiaco o nei vasi sanguigni. La nuova ricerca mostra invece un modo che non richiede alcuna forma di chirurgia.
I ricercatori hanno iniettato per quattro giorni nei pazienti una molecola catalizzatrice, la G-CSF. Questo fattore ha stimolato le cellule staminali del midollo a passare nel sangue. I medici hanno quindi raccolto le cellule staminali e le hanno usate per l’infusione. Quattro settimane dopo il trattamento, i pazienti hanno iniziato a mostrare miglioramenti significativi. Molti di loro erano in grado di fare esercizio più a lungo e a un’intensità più alta.
Per il momento lo studio è stato condotto solo su quindici pazienti. Se confermato, potrebbe però evitare a molti altri pazienti interventi chirurgici anche molto invasivi.
Fonte: biosciencetechnology.com
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