Una delle domande chiave della biologia è come le cellule staminali riescano a riparare i danni nei tessuti. Uno studio dell'Université libre de Bruxelles ha definito i meccanismi cellulari e molecolari che regolano la guarigione della pelle. La scoperta aiuter[...]
Una delle domande chiave della biologia è come le cellule staminali riescano a riparare i danni nei tessuti. Uno studio dell’Université libre de Bruxelles ha definito i meccanismi cellulari e molecolari che regolano la guarigione della pelle. La scoperta aiuterà a comprendere la natura di alcuni disordini cronici e ad elaborare nuovi trattamenti.
I ricercatori hanno usato modelli animali geneticamente modificati e ne hanno marchiato le cellule staminali. In questo modo ne hanno seguito il percorso nel processo di riparazione della pelle. Hanno così scoperto che le cellule staminali provenienti da compartimenti epidermici diversi hanno risposte molto simili. Ciò significa che il processo di riparazione implica l’attivazione di diversi tipi di cellule staminali, che però reagiscono nella stessa maniera all’emergenza.
Gli autori hanno definito il gene firma delle regioni circostanti alla ferita. Lo scopo era scoprire la firma dell’espressione genica delle staminali che migrano nella zona da riparare e di quelle che producono nuove cellule. La caratteristica molecolare delle cellule migranti ha suggerito che stessero proteggendo le cellule staminali addette alla divisione. Evitando loro infezioni e stress meccanico, infatti, facilitavano il processo di guarigione. Questo ha dimostrato che le capacità delle cellule staminali di rigenerare i tessuti non dipende dalla loro origine cellulare, ma dalle loro capacità di proliferazione.
I pazienti con ulcere croniche hanno mostrato anomalie genetiche che rendono difficile per le cellule dividersi i compiti. Questo rende meno efficiente la guarigione delle ferite e porta alla formazione di ulcere croniche. Studi più approfonditi potrebbero aiutare a trattare questi disordini cronici.
Fonte: alphagalileo.org
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