I ricercatori dell'IRB di Barcellona hanno scoperto una riserva di cellule staminali nell'intestino umano. In condizioni normali, le cellule della riserva sono quiescenti e quindi non proliferano. In situazioni di stress, come dopo una chemiote[...]
I ricercatori dell’IRB di Barcellona hanno scoperto una riserva di cellule staminali nell’intestino umano. In condizioni normali, le cellule della riserva sono quiescenti e quindi non proliferano. In situazioni di stress, come dopo una chemioterapia o durante infiammazioni violente, si risvegliano e producono nuove cellule. La scoperta aiuta a comprendere meglio la biologia delle cellule staminali, molto più complessa rispetto a quanto creduto in passato.
L’intestino ha un alto tasso di rigenerazione cellulare, dovuto alla sua funzione di assorbimento dei nutrienti ed eliminazione dei rifiuti. La parete cellulare si rinnova completamente circa una volta a settimana. Per questo motivo, l’intestino contiene moltissime cellule staminali in costante movimento. Tra queste ce ne sono però alcune che paiono dormienti.
Ogni 10 cellule staminali dell’intestino attive, ce n’è 1 quiescente. Queste cellule si attivano solo in situazioni di grande stress, che fermano o addirittura uccidono le altre cellule staminali. In questi momenti le cellule dormienti si risvegliano e producono tutti i tipi di cellule presenti nell’intestino. Il fenomeno consente all’organo di rigenerarsi e di rinnovare la popolazione di cellule staminali normali.
Le cellule quiescenti sono presenti in molti tipi di tessuto e hanno un ruolo importante nella rigenerazione dei tessuti. Infatti, gran parte dei farmaci contro il cancro colpiscono anche le cellule sane che si moltiplicano. Le cellule staminali quiescenti si dividono di rado, il che le rende resistenti a molti tipi di chemioterapia. Per questo motivo, sono in grado di ricostruire le parti danneggiate dal trattamento.
La scoperta svela una biologia delle cellule staminali molto più complessa di quanto creduto in passato. Nella gerarchia delle cellule intestinali non ci sono cellule superiori alle altre. Le due popolazioni di staminali si bilanciano di continuo, così da garantire il corretto funzionamento dell’organo. I ricercatori barcellonesi hanno inoltre ipotizzato che queste cellule abbiano un ruolo nel recupero dopo la chemioterapia, ma anche nello sviluppo del tumore.
Per studiare meglio le cellule staminali dormienti, gli scienziati dell’IRB useranno tecniche di tracciamento genetico avanzate. Il gruppo ha infatti identificato un programma genetico distinto, usato dalle cellule staminali quiescenti.
Fonte: phys.org
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