Uno dei maggiori ostacoli per la medicina rigenerativa è l’assenza di una rete adeguata di vasi sanguigni nei tessuti. Un team di ricerca dell’Università di Bath ha però sviluppato una tecnica per ovviare al problema.
Per ottenere un sistema di vasi sa[...]
Uno dei maggiori ostacoli per la medicina rigenerativa è l’assenza di una rete adeguata di vasi sanguigni nei tessuti. Un team di ricerca dell’Università di Bath ha però sviluppato una tecnica per ovviare al problema.
Per ottenere un sistema di vasi sanguigni è necessaria un’impalcatura adeguata. Fino a questo momento si è riusciti a ottenere al massimo dei capillari, che aiutano poco a mantenere il tessuto in vita in caso di trapianto. Le tecnologie necessarie richiedono inoltre l’uso di prodotti di origine animale, con tutti i problemi derivanti in termini di rigetto.
Il team del dottor Pula ha sviluppato una tecnica che usa cellule staminali progenitrici endoteliali, che aiutano a sostenere le pareti dei vasi sanguigni. Le cellule sono incorporate al lisato piastrinico umano, un gel che sostituisce il siero fetale bovino usato per le colture cellulari. Il gel viene ottenuto dal sangue del paziente stesso e contiene molti fattori di crescita, che inducono la formazione di vasi sanguigni nuovi. In combinazione con cellule specializzate, il gel arricchito con le cellule progenitrici potrebbe portare alla formazione di un nuovo tessuto vascolarizzato.
La scoperta potrebbe accelerare lo sviluppo della medicina rigenerativa. Tutti i tessuti viventi necessitano di sangue: un’impalcatura per i nuovi vasi sanguigni aumenterebbe le probabilità di integrare il tessuto trapiantato nel corpo del paziente.
Fonte: sciencedaily.com
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