Un bambino inglese è stato inserito in uno studio per il trattamento della paralisi cerebrale, che prevede l’uso del sangue cordonale del fratello più piccolo. Jay Shetty ha cinque anni ed è affetto da una grave forma di paralisi cerebrale, che gli impedisce di camminare, parlare e vedere. I medici sperano di migliorare le sue condizioni grazie a un’infusione di cellule staminali sane, recuperate dal cordone ombelicale del fratellino.
Un bambino inglese è stato inserito in uno studio per il trattamento della paralisi cerebrale, che prevede l’uso del sangue cordonale del fratello più piccolo. Jay Shetty ha cinque anni ed è affetto da una grave forma di paralisi cerebrale, che gli impedisce di camminare, parlare e vedere. I medici sperano di migliorare le sue condizioni grazie a un’infusione di cellule staminali sane, recuperate dal cordone ombelicale del fratellino.
Lo studio è portato avanti dalla Dukes University, in Nord Carolina. È la prima volta che si tratta la paralisi cerebrale usando il sangue cordonale di un consanguineo. In un caso precedente, risalente al 2013, erano state usate invece le cellule di un donatore. In quel caso, il bambino era migliorato in maniera considerevole ed era uscito dallo stato vegetativo.
Se tutto dovesse andare bene, Jay potrebbe camminare e parlare. Nel migliore dei casi, si potrebbe anche verificare una regressione dei danni cerebrali che hanno provocato la sua attuale cecità. È però necessario un trattamento riabilitativo molto lungo, che prevede una intensa fisioterapia.
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