Uno studio partito dalle Università di Milano e di Verona ha scoperto una nuova fonte di cellule staminali. Si trova nelle meningi, le membrane che rivestono il cervello. La fonte è in grado di generare nuovi neuroni e rimane attiva anche dopo la nascita. Una scoperta di grande impo[...]
Uno studio partito dalle Università di Milano e di Verona ha scoperto una nuova fonte di cellule staminali. Si trova nelle meningi, le membrane che rivestono il cervello. La fonte è in grado di generare nuovi neuroni e rimane attiva anche dopo la nascita. Una scoperta di grande importanza per la ricerca contro malattie neurodegenerative come Alzheimer e sclerosi multipla. Ha infatti chiarito alcuni passaggi della formazione dei neuroni, confermando come possa andare avanti anche dopo la nascita.
I ricercatori hanno esaminato il sistema nervoso di cavie neonate. Durante lo sviluppo embrionale si formano delle cellule staminali nelle meningi. Dopo la nascita, si spostano nell’interno del cervello e creano nuovi neuroni della corteccia encefalica. Questo genere di neuroni sono in grado di connettersi a circuiti neuronali che già esistono, comunicando con essi.
La scoperta è solo il primo passo di una ricerca di respiro internazionale, che coinvolge anche membri dell’Istituto di ricerca VIB a Lovanio. Secondo Francesco Bifari, colui che insieme a Ilaria Decimo ha ideato la ricerca, potrebbe essere un tassello fondamentale nella lotta contro le malattie neurodegenerative. Il prossimo passo sarà analizzare il ruolo delle cellule staminali della meninge in patologie come l’Alzheimer, nelle quali i neuroni sono danneggiati.
Fonte: ansa.it
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