Uno studio di una compagnia farmaceutica di Melbourne ha mostrato gli effetti terapeutici delle cellule staminali contro l'artrite reumatoide. Secondo i risultati della Fase 2 dello studio, i benefici del trattamento durano per 9 mesi. Per validare la scoperta e ren[...]
Uno studio di una compagnia farmaceutica di Melbourne ha mostrato gli effetti terapeutici delle cellule staminali contro l’artrite reumatoide. Secondo i risultati della Fase 2 dello studio, i benefici del trattamento durano per 9 mesi. Per validare la scoperta e renderla disponibile al pubblico, sarà necessaria una Fase 3. Già questa fase, però, offre uno scorcio dei risultati ottenibili con trattamenti di medicina rigenerativa ottimizzati e targettizzati.
Lo studio ha coinvolto 48 persone affette da artrite reumatoide, che avevano risposto male ai trattamenti con gli inibitori del TNF e con altri farmaci. Tra il 20% e il 40% dei pazienti trattati con questi farmaci registrano solo una scarsa riduzione dei sintomi. Altri diventano addirittura resistenti agli inibitori e con il tempo sviluppano reazioni avverse ai farmaci. L’alternativa tradizionale agli inibitori del TNF è il rituximab, che però ha gravi effetti collaterali. Le cellule staminali mesenchimali, invece, in teoria sono completamente sicure.
Il trapianto autologo di cellule staminali mesenchimali è virtualmente senza effetti collaterali, poiché il sistema immunitario le considera come parte dell’organismo. Le cellule staminali mesenchimali tendono inoltre a muoversi naturalmente nelle zone ricche di citochine. Queste sono cellule del sistema immunitario con un ruolo rilevante nell’artrite reumatoide. Le cellule staminali si legano alle citochine e le spengono, bloccando la progressione dell’infiammazione. Là dove i trattamenti tradizionali si limitano a porre un freno al sistema immunitario, il trattamento mediante cellule staminali colpisce le cause della malattia alla radice.
Fonte: medcitynews.com
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