Una tecnologia inglese faciliterà la creazione di tessuti in 3D a partire dalle cellule staminali. È la scoperta di un team della Reinnervate, una costola della Università di Durham. I ricercatori hanno elaborato una impalcatura in polistirene, lo stesso materiale usa[...]
Una tecnologia inglese faciliterà la creazione di tessuti in 3D a partire dalle cellule staminali. È la scoperta di un team della Reinnervate, una costola della Università di Durham. I ricercatori hanno elaborato una impalcatura in polistirene, lo stesso materiale usato per le posate usa e getta. L’impalcatura riproduce le condizioni ambientali dell’organismo e facilita lo sviluppo delle cellule in una forma prestabilita. La scoperta ha possibili applicazioni nel campo della medicina rigenerativa e della ricerca.
L’impalcatura si chiama Alvetex e imita il microambiente in tre dimensioni proprio di un organismo. Il contesto simile a quello naturale stimola le cellule staminali al suo interno a creare strutture tridimensionali. Ciò consente di ottenere tessuti in laboratorio con maggiore facilità rispetto alle stampanti in 3D oggi usate. Se si confermasse la bontà della scoperta, quindi, le colture in 3D di cellule staminali diventerebbero routine.
A seconda del contesto, le cellule staminali interagiscono in modo diverso tra loro e cambiano espressione genica e funzione. Per questo motivo, ricreare il microambiente in laboratorio è essenziale per studiare i comportamenti fisiologicamente rilevanti delle cellule staminali e i loro processi di differenziazione.
Alvetex è un’impalcatura in polistirene nella quale inserire le cellule staminali da coltivare. Le cellule crescono all’interno di una membrana spessa 200 micron e immersa in un liquido di coltura. L’ambiente consente alle cellule di creare legami in tutte le dimensioni con le cellule vicine. Creano così interazioni più naturali e consentono risultati più precisi. Con questo metodo è più facile ottenere proprio il tipo di tessuto desiderato, senza le variabili imprevedibili proprie di altri tipi di metodi.
Per il momento la tecnologia di Reinnervate ha contribuito all’esito positivo di oltre 60 ricerche riguardanti l’ingegneria dei tessuti. In un lontano futuro, forse, potrebbe perfino portare alla creazione di interi organi.
Fonte: palatinate.org.uk
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