Normalmente, nell’ambito di trapianti allogenici, la compatibilità del donatore viene valutata mediante tipizzazione HLA-A, HLA-B e HLA-DRRB1, senza valutare un’eventuale matching del locus HLA-C. In questo studio clinico retrospettivo è stata valutata l’importanza del matching HLA-C, considerando gli esiti clinici derivanti dal trapianto allogenico di sangue cordonale in 803 pazienti affetti da leucemia e mielodisplasie. I risultati ottenuti hanno mostrato che l’infusione di unità di sangue cordonale con matching HLA-C tra donatore e ricevente, induceva un minori rischio di mortalità correlata al trapianto rispetto alla somministrazione di unità non HLA-C matched (anche in caso di non compatibilità per uno dei loci HLA-A, B e DRB1).

Fonte: Lancet Oncology