La direttiva Europea 2011/38/UE  elimina i valori massimi del pH per i concentrati piastrinici e i componenti del sangue alla fine del periodo massimo di conservazione. Il rispetto da parte di tutti gli stati membri, Italia compresa, di questa normativa è indispensabile per garantire alti livelli di qualità e di sicurezza del sangue umano e dei suoi componenti. Come riporta la commissione Europea, gli Stati appartenenti all’UE dovevano attuare tale direttiva entro il 30 giugno 2011 ma “finora l’Italia non ha comunicato le relative misure di attuazione alla Commissione.” Ne consegue quindi che il sistema pubblico Italiano non garantisce ai donatori il recepimento degli standard qualitativi definiti dall’Europa. Per questo motivo, la Commissione ha avviato procedure di infrazione verso l’Italia. Con il comunicato del 24 novembre “la Commissione chiede all’Italia di garantire la piena osservanza della direttiva entro due mesi. Se l’Italia non rispetta il termine, la Commissione può decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia.”

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