Il trapianto di sangue cordonale da donatore non familiare rappresenta una possibile alternativa per il trattamento di pazienti che non hanno a disposizione un donatore compatibile. In questo studio clinico sono stati valutati gli esisti derivanti dall’applicazione di un regime di condizionamento costituito da più agenti chemoterapici (melfalano, thiotepa, fludarabina) associati ad un farmaco immunosoppressore (ATG), in 47 pazienti affetti da patologie oncoematologiche sottoposti a trapianto allogenico di sangue cordonale. Sebbene il regime di condizionamento applicato abbia determinato tossicità gastrointestinale di terzo grado nel 32% dei pazienti, tasso di sopravvivenza in assenza di malattia e tasso di sopravvivenza generale sono risultati pari a 31% e 44% rispettivamente. In conclusione, il regime di condizionamento descritto può essere applicato nel corso di trapianti allogenici di sangue cordonale.

Fonte: Leukemia & Lymphoma