Nonostante l’elevata prevalenza e gli esiti devastanti, ad oggi sono disponibili poche opzioni terapeutiche per il trattamento dell’ictus ischemico. Studi sperimentali hanno mostrato che staminali cordonali non ematopoietiche sono in grado, in modelli murini, di ridurre il volume dell’infarto ischemico cosi come di migliorare il recupero funzionale dopo l’ictus.
In questo studio è stato verificato il meccanismo d’azione esercitato da tali cellule. In particolare, cellule staminali cordonali non ematopoietiche sono state infuse in animali con ictus artificialmente indotto. Nessun animale è stato sottoposto a immunosoppressione e, a seguito del trapianto, non è stata osservata alcuna reazione avversa. Analisi comportamentali e istologiche hanno evidenziato, a seguito del trattamento, una riduzione del 50% del volume dell’inforto ischemico ma anche un miglioramento funzionale. Il trapianto si è dimostrato inoltre capace di normalizzare i livelli di macrofagi, cellule T e di microglia.
I dati suggeriscono che le cellule staminali cordonali non ematopoietiche agiscono probabilmente inibendo, dalla periferia, la migrazione delle cellule immunitarie nel cervello e inibendo l’attivazione di tali cellule entro il cervello.
Le cellule staminali cordonali non ematopoietiche mostrano quindi un grande potenziale terapeutico per il trattamento dell’ictus.
Fonte: Cell Transplant.