È partita la seconda fase di trial clinici per un nuovo trattamento contro la degenerazione maculare. L’obiettivo è provare la sicurezza e tollerabilità dell’uso delle cellule staminali del cordone ombelicale. Lo studio è condotto dalla University of Illinois.

Lo studio si concentra sulla forma secca di degenerazione maculare, la più diffusa causa di cecità dopo i 55 anni di età. Al momento il 90% dei casi è privo di qualsiasi trattamento, condannando il malato a una progressiva cecità. La causa è la degenerazione delle cellule dell’epitelio pigmentato retinico della macula. Queste sono le cellule che nutrono le cellule visive retiniche, che a loro volta raccolgono i segnali luminosi. Quando muoiono loro, muoiono anche i coni e i bastoncelli e si verifica la perdita della vista.

Il trattamento prevede l’uso di cellule staminali derivate dal tessuto del cordone ombelicale e iniettate sotto la retina. Le cellule dovrebbero prevenire l’ulteriore perdita di coni e bastoncelli, aiutando anche a recuperare parzialmente la vista. Si tratta di un trattamento pensato soprattutto per gli stati iniziali della malattia, quando la perdita della vista è ancora parziale.
La chirurgia oculistica di solito lavora nella cavità vitreale, al centro dell’occhio. Per questo trattamento bisogna invece raggiungere il retro della retina, il che richiede una strumentazione nuova e molto più delicata. Per questo motivo i medici hanno per il momento operato i pazienti su un solo occhio, per verificare eventuali problematiche. I pazienti sono in una fase avanzata della malattia e i medici li seguiranno per diversi anni.

Se la fase 2 appena iniziata dovesse avere successo, la fase 3 dei trial coinvolgerà un numero molto più grande di pazienti. Per il momento l’obiettivo è verificare il trattamento sia sicuro e che influenzi l’andamento della malattia.

Fonte: eurekalert.org