Un gruppo di ricerca statunitense ha trattato delle suture biologiche con cellule staminali umane. Le hanno quindi usate per ricucire i danni provocati da infarto miocardico. Gli effetti sulle cavie sono risultati evidenti già a una settimana di distanza. Comparate alle suture senza cellule staminali, le suture trattate hanno portato a tempi di recupero molto più rapidi.
La ricerca esamina gli effetti di vari dosaggi di cellule staminali, impiantate direttamente nelle suture. A seconda della quantità di cellule, le ferite si sono rimarginate ad una velocità più o meno maggiore. In tutti i casi, l’inserimento di cellule staminali direttamente dove erano necessarie ha portato benefici tangibili. Le regioni trattate hanno infatti mostrato un miglioramento nelle funzioni regionali assente con le normali suture biologiche.
Lo studio è stato condotto da tre realtà statunitensi: il Worcester Polytechnic Institute, il Massachusetts General Hospital e la University of Arkansas for Medical Sciences. Al di là dei possibili benefici per la cardiologia, il suo scopo è comprendere come far arrivare il maggior numero possibile di cellule staminali dove servono. Se i primi risultati dovessero essere confermati, le suture corrette potrebbero essere applicate anche su altri tipi di tessuti.
Fonte: sciencedaily.com
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