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La giusta lunghezza dei telomeri determina la salute delle cellule staminali

È noto che il passare del tempo provoca l’accorciamento dei telomeri, ovvero le strutture protettive alla fine dei cromosomi. Questo accorciamento sta a propria volta alla base dell’invecchiamento e di un gran numero di patologie. Gli scienziati del Salk Institute hanno scoperto che il segreto per mantenere le cellule staminali in salute non è solo allungare i telomeri. Hanno infatti trovato un equilibrio tra allungamento e accorciamento dei telomeri, che consente risultati ottimali. La ricerca aiuta a comprendere meglio la natura delle cellule staminali e la loro applicazione in ambito clinico.

I telomeri sono stringhe di DNA che si trovano alla fine di ogni cromosoma. Un enzima chiamato telomerasi ne aumenta la lunghezza ogni volta che le cellule si dividono. Con il passare del tempo, però, i telomeri si accorciano e i cromosomi diventano più vulnerabili. Le cellule normali a questo punto muoiono. Le cellule staminali, invece, usano la telomerasi per ricostruire i telomeri e continuare a moltiplicarsi. Una proprietà molto preziosa nel campo della medicina rigenerativa e che i ricercatori stanno cercando di riprodurre. Ciononostante, il presente studio rivela che telomeri troppo lunghi sono dannosi quanto quello troppo corti.

Dagli esperimenti emerge che telomeri troppo corti compromettono la pluripotenza delle cellule staminali, portandole alla morte. I ricercatori hanno quindi cercato di allungarli, per verificare se la cosa migliorasse le cellule. Ne sono risultati telomeri molto fragili e con molti errori nel DNA. Telomeri più lunghi non è quindi sinonimo di cellule staminali più funzionali: ecco perché gli scienziati hanno cercato un modo per bilanciare la loro lunghezza.

I ricercatori hanno osservato che telomeri troppo lunghi attivano un meccanismo di accorciamento, controllato dalle proteine XRCC3 e Nbs1. Riducendone l’espressione, i telomeri si allungano a dismisura. Dopodiché hanno scoperto che le cellule staminali pluripotenti indotte contengono dei marker ricollegabili a queste proteine. La loro presenza consente quindi di capire quanto sono lunghi i telomeri e quanto le cellule sono funzionali.

Fonte: salk.edu

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