Un esperimento unico è stato condotto dall’Università di Kyoto nel corso di uno studio sul morbo di Parkinson. Quattro scimmie affette dalla patologia sono state trattate con cellule staminali umane, che sono state trapiantate all’interno dei loro cervelli. Dopo soli tre mesi gli animali hanno mostrato miglioramenti nella deambulazione e dopo altri tre hanno iniziato a camminare fuori dalla loro gabbia. A causare i sintomi della malattia è la diminuzione della produzione di dopamina, normalmente compito di particolari cellule presenti nel cervello. A seguito del trapianto, il 35% delle staminali si sono differenziate in cellule sane, in grado di produrre dopamina, e dopo un anno erano ancora vitali il 10% di queste. Gli scienziati giapponesi puntano ad alzare questo tasso al 70%, percentuale che ridurrebbe in modo sostanziale gli effetti dell’invalidante malattia.

Fonte: Aduc