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Cellule adipose riprogrammate in cellule staminali

Un team di scienziati australiani ha scoperto come riprogrammare cellule adipose adulte in cellule staminali. La tecnica permette di ottenere cellule adulte multipotenti, in grado di rigenerare qualsiasi tipo di tessuto. L’ispirazione è arrivata dal modo in cui le salamandre riescono a rimpiazzare gli arti perduti.

In questo momento non esistono staminali adulte in grado di rigenerare molti tipi di tessuto in maniera spontanea. O quanto meno, non esistono trattamenti di questo tipo supportati da prove oggettive, che collegano cellule staminali adulte e formazione del nuovo tessuto. La tecnica sviluppata nell’Università di New South Wales, invece, sarebbe in grado di riprogrammare cellule adipose in cellule staminali multipotenti indotte. Le cellule staminali in questione avrebbero dimostrato di poter riparare in maniera sicura tessuti danneggiati di tutti i tipi.

I trattamenti a base di cellule staminali soffrono ancora di molte limitazioni. Le cellule più potenti sono infatti quelle embrionali, in grado di svilupparsi in tutti i tipi di tessuti. Le cellule staminali embrionali hanno però la tendenza a provocare tumori, quindi non è possibile trapiantarle direttamente. I ricercatori di solito partono cellule staminali adulte di un certo tipo, che si possono sviluppare solo in un certo tipo di tessuto. Soluzione molto più sicura ma anche molto meno versatile.

Ci sono in corso studi su come riprogrammare cellule staminali adulte in cellule staminali pluripotenti indotte, molto più flessibili delle multipotenti. La tecnica richiede però l’uso di alcuni virus che fanno da vettori per la riprogrammazione, il che potrebbe rivelarsi dannoso per il paziente. Questa nuova tecnologia, invece, sfrutta le proprietà dei fattori 5-Azacytidine e PDGF-AB.

La tecnica prevede di trattare le cellule staminali adulte con i fattori scelti per alcune settimane. Questo stimola un processo di sdifferenziamento e spinge le cellule a tornare multipotenti. Ciò significa che una volta trapiantate dovrebbero essere in grado di rigenerare e riparare diversi tipi di tessuti. Per il momento la tecnica è agli inizi e deve essere affinata. I ricercatori stanno verificando se cellule staminali multipotenti ottenute così riescono a riparare tessuti danneggiati nei topi. Se tutto andrà bene, la sperimentazione umana inizierà per la fine del 2017.

Fonte: sciencealert.com

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