Una ricerca dell’Università di Lisbona ha migliorato le condizioni di cavie affette da ischemia degli arti inferiori. Per farlo, i ricercatori hanno usato cellule stromali mesenchimali derivate da cellule staminali del cordone ombelicale. Le cellule così ottenute hanno promosso un processo di angiogenesi terapeutica, consentendo una migliore rigenerazione dei tessuti. Lo scopo dello studio era provare l’efficacia delle cellule staminali del cordone ombelicale nel trattamento dell’ischemia. Se anche i prossimi test risulteranno positivi, si potrà pensare di passare ai trial clinici.

L’ischemia degli arti inferiori è una patologia delle arterie periferiche. Buona parte delle arterie degli arti è chiusa, il che provoca una carenza cronica di sangue nei tessuti. Ne derivano dolori, ulcere, cancrene e talvolta si è costretti ad amputare l’arto. Nel 25% dei casi il soggetto muore ad un anno dalla diagnosi. Per il momento si cerca di procedere con la somministrazione locale di fattori angiogenici, che dovrebbero stimolare lo sviluppo dei vasi sanguigni. Le cellule staminali mesenchimali sono una grande promessa in tal senso, poiché hanno proprietà immunosoppressive e rilasciano fattori pro-angiogenici.

Per i test, i ricercatori hanno usato cellule staminali del cordone ombelicale opportunamente trattate. Le hanno iniettate per via intramuscolare nelle cavie affette da ischemia degli arti inferiori. Hanno quindi seguito la perfusione delle cellule nei tessuti e l’aumento della densità dei capillari. Le analisi hanno dimostrato che le cellule staminali del cordone hanno stimolato l’angiogenesi, con un conseguente miglioramento della circolazione. Se anche i futuri test su modelli animali dovessero avere successo, si avrebbe un trattamento in grado di salvare moltissime persone dall’amputazione degli arti e dalla morte.

Fonte: stemcellres.biomedcentral.com