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Il fattore di trascrizione che regola l’autorinnovamento delle cellule staminali

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Il fattore di trascrizione che regola l’autorinnovamento delle cellule staminali

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I ricercatori conoscono da tempo il ruolo del fattore Nanog, cruciale per l’autorinnovamento delle cellule staminali embrionali. Ciononostante, era ancora poco chiaro in che modo questa proteina funzioni e come il corpo la regoli. I ricercatori dell’Università di Monaco, in collaborazione con l’ETH di Zurigo, hanno trovato una possibile risposta. Lo studio pubblicato su Cell System, infatti, rivela che maggiore è la quantità di Nanog minore è la riproduzione delle cellule.

La proteina Nanog fa in modo che le cellule staminali embrionali continuino a rinnovarsi. È però in corso un dibattito su come il corpo regoli la quantità di proteina necessaria. In molti davano per scontato che la Nanog si attivi da sola, in modo da preservare la pluripotenza delle cellule staminali embrionali. La risposta non convinceva i ricercatori di Monaco e Zurigo, che hanno quindi sviluppato un algoritmo chiamato STILT.

STILT sta per “Stochastic Inference on Lineage Trees”, ovvero inferenza stocastica sul lignaggio cellulare. L’algoritmo è servito per analizzare l’espressione della proteina nelle singole cellule, nel corso di un determinato periodo di tempo. I ricercatori hanno fuso Nanog con una proteina fluorescente, che ha facilitato l’operazione. Hanno quindi comparato le dinamiche di Nanog misurate in questa maniera con tre diversi modelli.

I risultati hanno mostrato che c’è una retroazione negativa a regolare la proteina: più Nanog c’è nelle cellule, minore è la loro riproduzione. I ricercatori hanno quindi calcolato cosa avverrebbe aumentando artificialmente i livelli della proteina. Secondo l’algoritmo, l’operazione avrebbe confermato la teoria secondo cui maggiore è il livello della proteina, minore è il tasso di riproduzione.

Lo studio consentirà una migliore comprensione del rinnovamento delle cellule staminali. In futuro potrebbe rivelarsi anche utile per applicazioni mediche.

Fonte: helmholtz-muenchen.de

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