Partirà entro la fine del 2017 un progetto per ridare la vita a cervelli tecnicamente morti grazie alle cellule staminali. Sarebbe dovuto partire nel 2016 in India, ma è stato fermato dalla legislazione del posto. Dovrebbe però appunto riprendere entro quest’anno, una volta arrivate le autorizzazioni. Lo studio sarà finanziato dalla compagnia di biotecnologie Bioquark.

Lo studio coinvolgerà 20 pazienti cerebralmente morti. I ricercatori inietteranno loro le cellule staminali direttamente nel midollo spinale, seguite da un composto proteico. In questo modo dovrebbero stimolare la crescita di nuovi neuroni. Dopodiché useranno la terapia laser e la stimolazione dei nervi per 15 giorni, così da spingere i neuroni a stringere nuove connessioni. Nel mentre monitoreranno eventuali cambiamenti nel cervello dei pazienti.

Ogni fase del processo ha delle basi scientifiche. Ciò che lascia perplessi è l’insieme delle procedure  e il supporto di dati scientifici. L’efficacia della stimolazione elettrica, ad esempio, è già stata testata. Il più delle prove si riduce però a casi studio, alcuni dei quali indicano in effetti una lieve efficacia sui pazienti in coma. Ciononostante, coma e morte cerebrale sono due cose diverse.

Uno dei problemi maggiori che ostacola l’inizio della sperimentazione è il consenso informato. I partecipanti al trial sono evidentemente impossibilitati a darlo, essendo legalmente morti. Se però il processo dovesse funzionare, il loro cervello ricomincerebbe a funzionare. Quale sarebbe la loro condizione mentale? Quali danni dovrebbero sopportare?

Fonte: futurism.com