La malattia arteriosa periferica è una possibile complicazione del diabete, che può portare anche all’amputazione degli arti. I ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno usato le cellule staminali per ridurre questo rischio. Le cellule staminali hanno infatti stimolato la produzione di nuovi vasi sanguigni. Hanno inoltre spinto i tessuti a rilasciare fattori antinfiammatori, migliorando la circolazione.

Spesso i sintomi della malattia arteriosa periferica diventano evidenti solo quando è troppo tardi. Ciò porta a ulcere negli arti inferiori difficili da far guarire, che possono sfociare in un’amputazione. È un problema debilitante per chi soffre di diabete e gravoso per le casse dello Stato.

Nei soggetti che soffrono della complicazione, le arterie degli arti si restringono. Il fenomeno provoca dolore e limita la mobilità, a causa dello scarso apporto di sangue e ossigeno. Purtroppo ci sono pochi trattamenti disponibili per la malattia. Alcuni farmaci aumentano la circolazione, ma in maniera limitata. Anche l’esercizio fisico è spesso impraticabile, a causa del dolore e di complicazioni cardiovascolari.

Il team del professor Marni Boppart ha studiato gli effetti delle cellule staminali sulla salute arteriosa. I ricercatori hanno iniettato staminali mesenchimali in topi con l’arteria femorale ristretta. Le cellule hanno aumentato la formazione di nuovi vasi sanguigni, così da compensare il scarso afflusso di sangue arterioso. Il processo ha migliorato l’ossigenazione dei tessuti e mantenuto i muscoli in salute.

Le iniezioni di cellule staminali hanno anche attivato l’espressione di alcuni geni, che hanno scongiurato la comparsa di ulteriori complicazioni. Ad esempio, hanno ridotto le infiammazioni tipiche della malattia.

Fonte: medicalxpress.com