Quella che leggerete è la storia di Facundo, un bimbo argentino chiamato dalla sua mamma semplicemente “Facu”. La madre, Mariana Guezamburu ha rilasciato una video-intervista a MaterCell, biobanca argentina, con oltre 35 mila campioni crioconservati, per testimoniare quanto sia stato fondamentale per il figlio, affetto da paralisi cerebrale, il trapianto delle proprie cellule staminali.
“Ho conosciuto MaterCell 12 anni fa, quando un’amica mi ha detto che avrebbe crioconservato lì le cellule staminali cordonali di suo figlio. Allora sapevo soltanto che potevano essere utili per trattamenti contro la leucemia e che si potevano trapiantare le proprie staminali come cura per diverse patologie. Abbiamo deciso così di conservare privatamente le cellule staminali dei nostri figli, vedendole come un “rifugio” per preservare la salute, senza sapere ovviamente che la vita ci avrebbe portato ad averne bisogno per nostro figlio Facu. E oggi ringrazio di aver preso quella decisione.
Qual è la storia di Facu?
“Facu è nato nel 2013 con una complicazione (che non sappiamo esattamente se si è verificata durante o dopo la nascita) che gli ha causato una paralisi cerebrale. Due anni dopo la sua nascita, ho partecipato a una conferenza in cui ho potuto conoscere i progressi nella ricerca sulle cellule staminali e per quali patologie potevano essere impiegate. È lì che ho saputo che le cellule staminali potevano essere utili per i trattamenti della paralisi cerebrale causata dall’ipossia prima o dopo la nascita. Ho così contattato nuovamente MaterCell per sapere come potevamo procedere per pianificare un trattamento per la malattia di Facu.
Quale metodo è stato usato per il trattamento?
“Un trapianto di cellule staminali autologhe, una trasfusione del proprio sangue del cordone ombelicale.”
In che modo il trattamento ha aiutato Facu?
“È stato molto utile per il suo sistema immunitario e sono stati osservati grandi miglioramenti nella sua attenzione e nel suo funzionamento cognitivo. Dobbiamo ancora lavorare sodo sulle sue capacità motorie, ma non è impossibile. I miglioramenti nel suo sistema immunitario sono stati impressionanti.”
Puoi raccontarci la tua esperienza con la biobanca MaterCell e alla Duke?
“L’esperienza con loro è stata fantastica. Tutto il sostegno ricevuto da Matercell, insieme ai loro medici e a tutte le persone coinvolte, è stato spettacolare. Supporto incondizionato. Anche alla Duke abbiamo avuto un’ottima esperienza. Le persone erano molto gentili, cantavano belle canzoni a Facu, nove medici hanno partecipato alla trasfusione. I primi venti minuti sono stati cruciali per sapere come avrebbe reagito Facu. E poi dopo siamo tornati in hotel, ci siamo rilassati e ci siamo presi cura di Facu. Il giorno dopo, siamo tornati in ospedale per verificare che stesse bene e basta. ”
Quale sarebbe il tuo consiglio per le altre famiglie?
“Se ricevete informazioni sulla conservazione delle cellule staminali durante la gravidanza, non esitate a fare il servizio. La mia esperienza è stata fantastica. Lo rifarei e lo consiglio davvero. Se riuscite a conservarle forse in futuro potrebbero essere utili per un membro della famiglia o magari potreste donarle a chi ne ha bisogno. Quando ho deciso di conservare le cellule staminali dei miei figli, per me era come sottoscrivere un’assicurazione sanitaria. Rappresentava una rassicurazione di salute per il futuro. E ringrazio di aver ascoltato la mia amica quando me ne ha parlato perché sono state davvero utili per il mio piccolo figlio Facu”.
Questo è il video originale dell’intervista alla mamma di Facundo
"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
Leggi i commenti lasciati dai nostri clienti.
Quando parliamo di cellule staminali intendiamo una popolazione eterogenea di cellule accumunate dall’essere indifferenziate e dotate della capacità di autorinnovarsi. In questa popolazione di cellule staminali identifichiamo:
Cellula staminale embrionale
La cellula staminale embrionale è capace, virtualmente, di differenziarsi verso qualsiasi organo o tessuto. Tuttavia, la cellula staminale embrionale è fonte di problematiche etico-morali, in quanto il suo ottenimento è vincolato alla manipolazione e distruzione di un embrione. Al contrario nessun problema etico nasce dall’utilizzo sia della cellula staminale adulta sia della cellula staminale cordonale.
La cellula staminale adulta
La cellula staminale adulta, cosi come la cellula staminale del cordone ombelicale, comprende staminali in grado di originare tutte le cellule della linee ematopoietica (dette cellule staminali ematopoietiche) ma anche cellule staminali (dette cellule staminali mesenchimali) che possono differenziare in cellule cartilaginee, ossee ed adipose. Tuttavia le procedure per il prelievo delle cellule staminali adulte sono invasive, basti pensare alla procedura per l’estrazione del midollo ossseo, mentre il cordone ombelicale è una ricca fonte facilmente ed immediatamente accessibile di cellule staminali.
Le cellule staminali del cordone ombelicale
Le grandi capacità proliferative e differenziative, congiuntamente alla loro immaturità immunologica, rendono le cellule staminali del cordone ombelicale uno strumento ideale in applicazioni di medicina rigenerativa. In aggiunta, recenti evidenze scientifiche dimostrano che è possibile crioconservare per lunghi periodi di tempo, anche 24 anni, le cellule staminali del cordone ombelicale senza che queste, dopo essere state scongelate, risultino essere alterate sia nel loro stato morfologico che in quello funzionale. Diabete, leucemie acute e croniche, linfomi sono alcune delle patologie per le quali vi è un “uso corrente” di cellule staminali cordonali. Maggiori informazioni sulle cellule staminali del cordone ombelicali (clicca qui)
Banca delle cellule staminali del cordone ombelicale
L’applicazione terapeutica delle cellule staminali del cordone ombelicale giustifica il crescente interesse nella loro crioconservazione ed è di conseguenza fondamentale, nell’ottica di una conservazione a lungo temine, scegliere la miglior banca per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale. Partendo dal presupposto che conservare le cellule staminali cordonali è un importante tappa preventiva per la tutela dello stato di salute di vostro figlio e dei suoi fratellini e che la raccolta delle cellule cordonali può essere eseguita solo ed esclusivamente una volta, ne deriva che la scelta della banca delle cellule staminali in cui crioconservare le cellule cordonali venga fatta nella piena consapevolezza della qualità del servizio offerto dalla struttura assicurandosi, ad esempio, che tutte le procedure operative si svolgano nel rispetto di standard operativi e qualitativi come il sistema AABB e JACIE. La nostra banca per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale, possiede queste ed altre importanti certificazioni, garantendovi quella tranquillità che solo un sevizio di alto livello vi può offrire. Oltre alle certificazioni, altri criteri, come ad esempio numero di campioni conservati o numero di trapianti effettuati, ci permettono di comprendere la qualità offerta da una banca per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale.
Scegli la banca giusta per le cellule staminali del tuo bambino
Scegli la banca giusta per le cellule staminali del tuo bambino (clicca qui)
Conservazione cellule staminali del cordone ombelicale
La conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale avviene seguendo un ben definito iter operativo. Subito dopo il parto, il sangue cordonale, contenente le cellule staminali del cordone ombelicale, viene raccolto entro la nostra apposita unità (clicca qui per visonare il kit Sorgente per la conservazione delle cellule staminali). Da quando questa giunge presso la nostra banca delle cellule staminali, si avvia il processo di conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale.
Tale processo può essere schematizzato nelle seguenti 5 fasi:
La conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale in Italia
La conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale in Italia è regolamentata dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali che con il decreto "Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato" stabilisce che la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale in Italia è autorizzata per uso allogenico “in strutture pubbliche a ciò dedicate”. Il decreto precisa inoltre che la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale in Italia è altresì consentita “per uso dedicato al neonato stesso o a consanguineo con patologia in atto al momento della raccolta, per la quale risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l'utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria". Inoltre, la legislazione Italiana consente la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale all’estero prelevate in strutture Italiane sia pubbliche che private. L’esportazione è vincolata al rilascio di un nulla osta da parte di Regioni o Province autonome territorialmente competenti. Sorgente ti mette a disposizione tutor e consulenti che ti aiuteranno nell’iter burocratico. (Costi/Adesione-Procedura )