Un danno ai tessuti può ridurre anche molto il flusso sanguigno. In questi casi le cellule si trovano prive di ossigeno e di nutrienti. Se la condizione persiste e il sangue non torna a fluire nei tessuti, le cellule muoiono. In alcuni casi il fenomeno provoca danni permanenti.

I trattamenti a base di cellule staminali possono stimolare la rigenerazione dei tessuti e dei vasi sanguigno. Il problema è che difficilmente le cellule staminali rimangono a lungo nello stesso posto. Spesso si spostano prima di guarire il danno, oppure muoiono. Ci sono molte ricerche in proposito, tra le quali quella dei dottori Xiaoming “Shawn” He, Zhenguo Liu e del loro team.

I ricercatori hanno combinato nano-tecnologie e approcci micro per aumentare l’efficacia dei trattamenti a base di cellule staminali. Lo scopo era aumentare la sopravvivenza delle staminali nei casi di ischemia, o altre condizioni di assenza di sangue. Hanno quindi studiato come fornire fattori di crescita e nutrienti alle cellule, in modo che sviluppassero nuovi vasi sanguigni.

Quando si parla di ischemia, è necessario che i fattori di crescita rimangano fuori dalle cellule. I ricercatori hanno incapsulato un fattore di crescita dentro delle nanoparticelle, così da proteggerlo. In un secondo momento hanno inserito le nanoparticelle dentro microcapsule di idrogel, che le cellule non riescono a inglobare. In questo modo sono riusciti a proteggere il fattore di crescita e a farlo arrivare dover serviva.

Gli autori hanno testato le nanoparticelle microincapsulate su modelli animali di ischemia. Le cellule staminali si sono differenziate con successo. Ne è conseguito un aumento dei vasi sanguigni e dell’apporto di sangue nei tessuti.

Fonte: acs.org