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Caffeina in gravidanza sì o no?

Donna regge tazza di caffè davanti alla pancia

Insieme all’alcol, la caffeina è la sostanza sconsigliata in gravidanza più famosa. Qualunque donna incinta sa che non può eccedere un certo quantitativo di caffè o di altre bevande contenenti caffeina, pena problemi sia per lei sia per il nascituro. La domanda è: perché? Esiste un modo per consumare la caffeina in sicurezza, anche in gravidanza?

Perché la caffeina fa male in gravidanza

Ci sono diverse ragioni per cui assumere troppa caffeina fa male in gravidanza:

  1. aumenta la pressione sanguigna e accelera il battito cardiaco, aumentando il rischio di ipertensione;
  2. peggiora la ritenzione idrica, pur essendo diuretica. Può sembrare un controsenso, ma la caffeina stimola l’organismo a trattenere più acqua nei muscoli, proprio come fa l’alcol;
  3. attraversa la placenta e arriva al bambino insieme a cibo e ossigeno. Al contrario di noi, però, il piccolo organismo non è ancora in grado di metabolizzare questa sostanza;
  4. aumenta il rischio di problemi acido-correlati, come reflusso gastrico e gastrite;
  5. provoca insonnia e peggiora la qualità del sonno;
  6. peggiora l’ansia tipica della gravidanza.

Queste sono tutte ottime ragioni per ridurre o eliminare del tutto la caffeina, anche se potrebbe essere problematico all’inizio.

La caffeina dà dipendenza fisica. Se sei abituata a berne tanta, preparati a vere e proprie crisi di astinenza con:

  • mal di testa;
  • dolori muscolari;
  • sonnolenza e affaticamento (sintomi tipici anche del primo trimestre);
  • irritabilità;
  • fatica a concentrarsi.

I sintomi fisici dell’astinenza compaiono meno di 24 ore dopo l’ultima dose di caffeina e passano nel giro di 3 giorni. Se temi le ripercussioni sul lavoro, ti consigliamo di disintossicarti durante il fine settimana.

Quali bevande contengono caffeina

C’è un problema: per eliminare la caffeina in gravidanza, non basta eliminare il caffè. La caffeina è infatti presente in diverse bevande, alcune delle quali viste anche nell’articolo su cosa bere in gravidanza.

Devi fare attenzione a:

  • caffè, ovviamente, quale che sia la modalità di preparazione;
  • , sia nero sia verde;
  • erba mate;
  • coca-cola e affini;
  • energy drink, che possono contenere sia caffeina sia altre sostanze stimolanti.

Tutte queste bevande contengono caffeina in una certa misura e vanno quindi ridotte in gravidanza. Inoltre, alcune di queste possono contenere anche alti livelli di zuccheri, che aumentano il rischio di diabete gestazionale e le rendono ancora più sconsigliate in gestazione.

Quanti mg di caffeina posso assumere al giorno

Ciò non significa che tu non possa concederti un po’ di tè o di caffè in gravidanza: l’importante è fare attenzione al quantitativo di caffeina che contengono.

Una persona adulta sana, che non ha problemi di pressione e non è incinta, può assumere fino a 400 mg di caffeina al giorno senza conseguenze per la salute. Una donna incinta in buona salute, invece, può assumere fino a 200 mg di caffeina al giorno.

Per rendere più facile regolarti, ecco qualche esempio pratico. Tieni a mente che una tazza corrisponde a circa 230 ml e che il contenuto di caffeina è stimato per eccesso, per questioni di sicurezza: se hai bisogno di dati più precisi, devi consultare le etichette dei singoli prodotti.

Per stare nel range della caffeina consentita in gravidanza, puoi bere un massimo di:

  • 900 ml di tè verde o di tè bianco (22 mg per 100 ml);
  • 450 ml di tè nero (40 mg per 100 ml);
  • 230 ml di caffè americano (86 mg per 100 ml);
  • 65 ml di caffè espresso, corrispondenti a 1 o 2 tazzine di caffè, a seconda di quanto è lungo (300 mg per 100 ml);
  • 550 ml di mate (34 mg per 100 ml);
  • 2 litri di coca-cola, anche se lo sconsigliamo (10 mg per 100 ml);
  • 4 gr di tè verde matcha, corrispondenti a 40 ml di tè denso koicha o a 190 ml di tè leggero usucha (44 mg per grammo);
  • 6 gr di matcha culinario, che sia aggiunto a un frappè o bevuto insieme al latte (30 mg per grammo).

Cercando tra i diversi cultivar di tè o di caffè, troverai sicuramente varietà povere di caffeina e più adatte a una donna incinta.

 

Cosa succede se bevo troppo caffè nel primo trimestre?

Nel primo trimestre, il consumo eccessivo di caffè e simili è correlato a un aumento del rischio di aborto spontaneo. Per il momento, non sappiamo come avvenga esattamente.

Probabilmente, l’eccesso di caffeina alza la pressione e riduce l’afflusso di sangue alla placenta, provocando così l’espulsione precoce dell’embrione. Inoltre, la caffeina potrebbe accumularsi nei tessuti dell’embrione, bloccandone lo sviluppo. Ci potrebbe essere di più, però.

Secondo uno studio del National Institutes of Health, la correlazione è meno netta di ciò che sembra. In primo luogo, sembra che assumere acido folico riduca i presunti effetti negativi della caffeina. In secondo luogo, l’eccesso di caffeina paterno sarebbe dannoso quasi quanto quello materno.

A detta degli studiosi, può darsi che la troppa caffeina danneggi i gameti maschili e femminili, causando così anomalie cromosomiche che porterebbero all’aborto spontaneo.

Purtroppo, i risultati sono ancora fumosi.

Assumere caffeina nel secondo e terzo trimestre

Gli effetti della caffeina nel secondo e nel terzo trimestre sono molto più chiari. Un consumo eccessivo di caffeina è correlato a un aumento del rischio di:

  • parto pretermine, probabilmente a causa del minore afflusso di sangue alla placenta;
  • peso ridotto alla nascita;
  • altezza minore nei primi anni di vita, per cause non ancora chiare;
  • obesità infantile, anche oltre gli 8 anni di età, in caso di consumo molto oltre il raccomandato;
  • difficoltà cognitive nella prima infanzia.

Secondo alcuni degli studi succitati, ci potrebbe essere una proporzione diretta tra il consumo di caffeina e tutti questi effetti negativi: più caffeina assumi, più i rischi aumentano. Addirittura, pare che anche un consumo inferiore ai 200 mg giornalieri non sia del tutto privo di rischi. Servono però ulteriori ricerche a riguardo.

Tè e caffè decaffeinati in gravidanza: si possono bere?

I prodotti decaffeinati sembrano la soluzione più ovvia per tagliare il consumo di caffeina in gravidanza. Sarà davvero così?

Sì, si possono bere tè e caffè decaffeinati in gravidanza, ma con moderazione. Nonostante il nome, entrambe le bevande contengono livelli minimi di caffeina. Soprattutto, contengono piccole quantità di solventi usati per eliminare la caffeina dalle foglie e dai chicchi, solventi che potrebbero fare male al piccolo.

Se non vuoi rinunciare a una bella bevanda calda, scegli qualcosa naturalmente privo di caffeina come:

  • orzo;
  • tè rosso o rooibos;
  • tè verdi Kukicha e Houjicha (che contengono quantità minime di teina).

Cosa dire di bevande come il ginseng, invece?

Quali sono le altre sostanze nervine da ridurre

Abbiamo una brutta notizia: la caffeina non è l’unica sostanza problematica. Caffè, tè e simili rientrano nella categoria delle bevande nervine, le bevande che hanno un effetto stimolante sull’organismo.

Oltre che il caffè e il tè, quindi, in gravidanza dobbiamo tenere d’occhio:

  • guaranà, contenente una sostanza chiamata “guaranina” quasi del tutto identica alla caffeina, solo a rilascio più lento;
  • cacao, contenente uno stimolante chiamato teobromina, tossico per cani e gatti e potenzialmente dannoso in gravidanza;
  • ginseng, contenente una miscela di saponine che agiscono sul sistema cardiovascolare e che potrebbero interferire con gli ormoni della gravidanza.

Questo non significa dover rinunciare in toto alla cioccolata o al ginseng in gravidanza. Molti più semplicemente, bisogna informarsi ed eventualmente ridurre il consumo di certi alimenti.

Come sempre, la regola d’oro rimane parlarne con il proprio ginecologo.

"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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